Presentati i risultati del progetto sperimentale di raccolta del vetro voluto da Alea Ambiente in collaborazione con CoReVe
Sensibilizzare e informare a un corretto conferimento del vetro, la cui riciclabilità dipende in gran parte proprio dalla qualità della raccolta differenziata: questi gli obiettivi del progetto voluto da Alea Ambiente, società in house providing per la gestione dei rifiuti di 13 Comuni del bacino forlivese, in collaborazione con CoReVe, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro. Il progetto, avviato poco più di un anno fa, punta da una parte a ottimizzare la qualità del vetro raccolto e avviato a recupero, sensibilizzando i cittadini e le attività commerciali – in particolare bar e ristoranti, grandi produttori di vetro – a prestare attenzione ai corretti conferimenti; e dall’altra ad aumentare la quantità del vetro raccolto nel bacino di competenza.
Il progetto nello specifico ha voluto introdurre una sperimentazione per la differenziazione tra vetro bianco (trasparente) e colorato, coinvolgendo con un progetto dedicato le utenze non domestiche, e in particolare i pubblici esercizi e le strutture ricettive dei comuni di Bertinoro, Forlì, Forlimpopoli e Meldola: sono 323 coloro che hanno aderito, circa il 60% del totale, alle quali è stato fornito a titolo gratuito un contenitore aggiuntivo per il vetro bianco (trasparente). Per valorizzare il loro impegno, Alea Ambiente ha predisposto per le 10 attività più virtuose alcuni riconoscimenti: una targa come migliore “Eco Commerciante 2023”, una vetrofania da apporre nel locale e una campagna pubblicitaria sulla pagina Instagram di Alea Ambiente per le singole attività, al fine di dare evidenza agli esercizi che si sono distinti nel progetto. Ad essere premiate sono state in particolare: La Svineria e Agriturismo Al Colle di Bertinoro; Lovo Pasticceria, Ginetto Caffè&Cucina, Diagonal Loft Club e Casa La Corte di Forlì; Berna68 e Rosa dei Venti di Forlimpopoli; Caffè Centrale e Bar La Rotonda di Meldola.
L’iniziativa ha coinvolto anche tutte le utenze domestiche del bacino, alle quali è stata consegnata una shopper riutilizzabile per il conferimento del vetro, per evitare che insieme ad esso vengano gettati anche i sacchetti utilizzati per portarlo al punto di raccolta; in totale sono state 20mila le shopper realizzate. Tra le azioni migliorative in questo senso, va anche la revisione, in tutto il bacino, di circa 500 contenitori stradali (campane) per la raccolta del vetro, con la chiusura delle “bocche grandi utenze”, per impedirvi il conferimento di materiali inappropriati. A fine anno saranno 7.200 le tonnellate di vetro colorato raccolte nel bacino e circa 200 le tonnellate di vetro bianco (trasparente). Per arrivare a questo obiettivo, oltre alla distribuzione di contenitori dedicati ai pubblici esercizi e alle strutture ricettive nei 4 comuni citati, sono stati installati in tutti gli EcoCentri, 40 contenitori per il conferimento del vetro separato per colore, di cui 20 carrellati, a disposizione dei cittadini e di tutte le utenze domestiche del bacino.
Tutte le iniziative messe in campo da Alea Ambiente, che ha dedicato al progetto un team di lavoro composto da 6 persone, sono state accompagnate da una campagna di comunicazione che, attraverso l’hashtag #cirestadivetro, ha voluto sensibilizzare a una maggiore attenzione al riciclo del vetro e informare sulle “tante vite” di questo materiale. La campagna si è sviluppata sui canali offline, con 15 pagine pubblicitarie pubblicate dai quotidiani del territorio, 180 spot radio trasmessi su 3 diverse emittenti, circa 1.000 volantini e 1.300 shopper distribuite; ma anche online, attraverso i canali social di Alea Ambiente, Facebook in primis, e vari portali web. A queste attività di comunicazione si accompagna il lavoro sulle nuove generazioni attraverso il mondo della scuola, che Alea Ambiente conosce bene grazie ai suoi progetti di educazione ambientale; qui sono stati circa un migliaio gli studenti coinvolti sulla piattaforma “Green Learning 360°”, personalizzata con il supporto di Ancitel Energia e Ambiente e messa a disposizione di docenti e alunni da Alea Ambiente, come utile strumento di approfondimento delle varie frazioni di rifiuto differenziato.
“Il progetto – afferma Simona Buda, presidente Alea Ambiente – ha rappresentato un importante investimento per la società, ma ancora di più per il futuro del nostro territorio. Dopo un anno possiamo dire con soddisfazione che i dati sul conferimento del vetro nel nostro bacino, già di per sé molto buoni, sono in ulteriore miglioramento: 200 tonnellate in più, ma soprattutto l’inizio di un percorso, quello della differenziazione tra vetro colorato e trasparente, sul quale il nostro bacino rappresenta un vero e proprio pioniere”. “La collaborazione con CoReVe – aggiunge Gianluca Tapparini, direttore generale Alea Ambiente – ci ha consentito di aumentare l’attenzione su un tema, quello della qualità dei materiali conferiti e della riduzione delle impurità nei materiali avviati a riciclo, che rappresenta un tassello fondamentale dell’economia circolare che Alea Ambiente promuove. Non a caso, abbiamo da poco lanciato una nuova campagna di comunicazione (#cirestadicompost), sul tema del conferimento del compost e delle bioplastiche in collaborazione con il Consorzio Biorepack, che va esattamente nella stessa direzione”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti da Alea Ambiente con questo progetto finanziato e sostenuto dal fondo Anci-CoReVe. I nostri sforzi rappresentati da oltre 20 milioni di euro messi a disposizione dei comuni da CoReVe nell’ultimo biennio attraverso il fondo e i bandi hanno come obiettivo quello di migliorare la raccolta del vetro in termini sia quantitativi che qualitativi con interventi strutturali e duraturi. Questo intervento è un esempio lampante di come si possa migliorare sia le tonnellate raccolte, grazie alle nuove attrezzature e a una efficace azione di comunicazione e sensibilizzazione, che la qualità incentivando la separazione per colore soprattutto per le utenze non domestiche che storicamente hanno sempre fatto segnare una raccolta qualitativamente peggiore rispetto alle utenze domestiche”, conclude il dottor Gianni Scotti, presidente di CoReVe.