Credito e Risparmio a Forlì-Cesena, i dati Fondo di Garanzia: la situazione del primo semestre 2023

Nel 1° semestre 2023 in provincia di Forlì-Cesena calano i prestiti concessi, causa diminuzione di quelli alle imprese; in aumento, invece, i prestiti alle famiglie, pur in rallentamento. Continua la flessione dei depositi, iniziata nel quarto trimestre del 2022, dopo anni di crescita costante. Per contro, riprendono quota gli investimenti nei fondi, dopo un anno di cali continui, e aumentano sensibilmente gli investimenti in titoli di Stato. Il tasso di deterioramento del credito è in diminuzione in termini tendenziali. Calo congiunturale delle domande di prestito pervenute al Fondo di Garanzia. I temi del credito e del risparmio sono monitorati attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili; l’analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati, mentre per maggiori approfondimenti si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d’Italia.

“Favorire le imprese nell’accesso al credito è da sempre una delle linee strategiche della Camera di commercio”, commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna. “Oltre a questo approccio “sistemico” generale, la Camera è impegnata su vari fronti: un intervento straordinario per mettere a disposizione immediata delle imprese maggiori fondi per la liquidità a breve termine sia direttamente che attraverso accordi di sistema regionale e una cabina di regia con Istituti di credito e Associazioni di categoria, dalla quale è scaturita anche la necessità di effettuare azioni formative per accrescere la cultura finanziaria delle imprese. La Camera prosegue quindi la sua azione di supporto alle PMI, facilitandone il dialogo con il sistema bancario, lavorando per accrescerne la cultura finanziaria e agevolarne l’accesso al credito garantendo anche un’attenzione particolare al tema della finanza alternativa”.

Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Forlì-Cesena

In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 30/06/2023 i prestiti totali ammontano a 10.934 milioni di euro (7,9% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 56,8% alle imprese, 39,5% alle famiglie e 3,7% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 30 giugno 2022 si registra una diminuzione del 3,5% dei prestiti concessi; nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese del 6,4% (-5,9% alle medio-grandi, -8,1% alle piccole) mentre aumentano quelli alle famiglie dell’1,7%. Si assiste, da un lato, ad un’accentuazione del calo dei primi, dall’altro, ad un rallentamento dei secondi. Riguardo ai prestiti alle imprese, risultano in flessione quelli verso il manifatturiero (-3,3%), le costruzioni (-9,5%) e i servizi nel complesso (-7,3%). In diminuzione il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,1% nel secondo trimestre 2023, rispetto all’1,5% fatto segnare nel secondo trimestre 2022. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 30/06/2023 l’ammontare risulta di 19.686 milioni di euro (7,4% dell’Emilia-Romagna): il 61,3% è costituito dai depositi bancari, il restante 38,7% dai titoli a custodia.

Rispetto al 30 giugno 2022 si rileva un decremento dei depositi (-4,1%), iniziato a fine dicembre 2022 dopo anni caratterizzati da un trend di crescita costante; in aumento, invece, sia gli investimenti in titoli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio (+5,6% annuo), sia, soprattutto, gli investimenti in titoli di Stato (+99,8%). In relazione al Fondo di Garanzia per le imprese, tra gennaio e giugno 2023 in provincia di Forlì-Cesena sono state accolte 725 operazioni di finanziamento (9,6% del totale regionale): nello specifico, nel 2° trimestre si assiste ad un calo delle stesse, rispetto al 1° trimestre, pari al 16,9% (da 396 operazioni di gennaio-marzo a 329 operazioni di aprile-giugno). L’importo finanziato complessivo ammonta a 145 milioni di euro mentre l’importo finanziato medio risulta di 200mila euro (218mila euro in Emilia-Romagna, 189mila euro in Italia).