Oscar Green: premiate le giovani imprese agricole dell’Emilia Romagna alla presenza dell’assessore Mammi
“L’Oscar Green è la dimostrazione della vitalità del settore, di un’agricoltura che ha nei giovani il motore del cambiamento. Con oltre 2500 realtà, guidate in Emilia-Romagna da under 35”. Lo ha detto il delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Marco Sforzini. Nuove generazioni di innovatori in campo per sviluppare un’agricoltura ancora più digitale, sostenibile, competitiva ed efficace nell’opera di contrasto agli effetti del cambiamento climatico. Gli alfieri del rinnovamento che parte dalla terra sono i giovani imprenditori agricoli Coldiretti premiati nella finale regionale di Oscar Green 2023, l’annuale premio all’innovazione in agricoltura voluto da Coldiretti Emilia Romagna e Giovani Impresa Emilia Romagna.
Nell’agriturismo Corte dei Landi di Reggio Emilia, alla presenza dei presidenti e dei direttori provinciali di Coldiretti, assieme al presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli, al direttore Marco Allaria Olivieri, al delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Marco Sforzini e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, è stato affrontato in apertura, con il contributo del presidente di Anbi nazionale Francesco Vincenzi, il tema “Clima, le sfide del futuro”. “In un momento così complesso abbiamo bisogno della capacità creativa ed innovativa dei giovani per affrontare le scelte con coraggio e passione”, ha detto l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi. “La Regione continuerà a sostenerli in ambito agricolo, come abbiamo sempre fatto. Continueremo a sostenere i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura attraverso le risorse del Psr con l’obiettivo, ormai consolidato, di finanziare tutte le domande”.
“L’agricoltura è uno dei pilastri fondamentali del futuro”. ha aggiunto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli. “I nostri giovani lavorano quotidianamente per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Questo rende il nostro settore attrattivo e sostenibile. Servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”. ha concluso Marco Allaria Olivieri, direttore di Coldiretti Emilia Romagna. “Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole e per i giovani, che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque”.
Alla tavola rotonda ha fatto seguito la cerimonia di premiazione delle idee e dei progetti vincenti degli imprenditori candidatisi al concorso giunto ormai alla 17esima edizione e riservato agli under 35. L’azienda di casa “Api Libere” della reggiana Annalisa Casali, ha trionfato nella categoria “Fare filiera” che premia le sinergie innovative in agricoltura con il progetto “La strada della Biodiversità”, itinerario che coinvolge aziende agricole, cooperative sociali, fattorie didattiche dando vita ad un percorso in grado di valorizzare il paesaggio ai fini culturali, di inclusione sociale e di attrattività turistica. L’Oscar green regionale per la categoria “Campagna Amica” che valorizza la biodiversità agricola è andato anche alla Fattoria Villa di Simona Marroccoli, ex farmacista che ha deciso di cambiare vita e di allevare sulle colline di Langhirano di Parma capre di razza Camosciata delle Alpi creando poi un piccolo caseificio aziendale e una formaggeria che offre la possibilità di degustare il prodotto direttamente in fattoria, nell’originale iglù aziendale.
Sulle prime colline di Faenza, nel Ravennate, Laura Lombardi e il fratello Mauro hanno creato invece la prima “scuola degli asini” della Romagna, progetto educativo che è valso loro il primo premio nella categoria “Coltiviamo Solidarietà”: all’azienda agricola fondata dal padre, con alle spalle 40 anni di attività nel settore dell’apicoltura, i due fratelli hanno affiancato l’attività di fattoria didattica-pedagogica puntando sugli asini, ma anche su di un agri-laboratorio permanente dedicato al mondo dell’apicoltura e della biodiversità e su di un parco etologico di 15mila metri quadri dove i visitatori possono immergersi nella natura tra fiori, erbe spontanee, ulivi e bosco. L’olivicoltore riminese Manuel Pecci è stato premiato nella categoria “Impresa Digitale” per il progetto “Traccia l’origine” che sfruttando un sistema di Blockchain & Smart Contract rende completamente tracciabile e trasparente la filiera produttiva aziendale. Grazie ad un QR posto sull’etichetta della bottiglia di olio extravergine è possibile infatti identificare in un lampo l’origine, le tecniche colturali adottate e le fasi di lavorazione del prodotto, nonché gli indicatori di sostenibilità ambientale e socio-economica.
Arianna Fabbri, insieme al compagno Paolo, sono i ‘custodi d’Italia’ in grado di valorizzare l’agricoltura eroica di collina. Nel cuore dell’appennino bolognese, unendo l’amore per la scienza a quello per la natura, hanno dato vita alla Società agricola La Bargazzina, una filiera interna che partendo dalla coltivazione delle piante officinali, affiancata al loro vivaio, permette di produrre nel laboratorio aziendale pregiati oli essenziali, idrolati, tisane e caramelle. Sempre ad una giovane imprenditrice agricola bolognese, l’apicoltrice Erica Bertoni, è andato il premio “Energie per il futuro e la sostenibilità”. Erica porta il suo mondo fatto di regine e impollinatori nelle scuole di Ozzano contribuendo all’educazione ambientale delle nuove generazioni in sinergia con gli operatori dell’ente Parco Dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, candidato Patrimonio Unesco.
Tre, infine, le menzioni speciali assegnate a: Maria Castagna della società agricola Il giardino degli alberi maestri di Piacenza, menzione speciale “L’agricoltura eroica” per il progetto “Orti, boschi, animali per un equilibrio tra uomo e natura”. Ad animale il progetto c’è la passione di due sorelle, entrambe sostenute dal Psr Primo Insediamento: Sara, 20 anni, e Maria, 23 anni, affiancate da mamma Roberta. L’azienda dispone di una piccola capannina per i trattamenti rilassanti che verrà avviata a breve con l’integrazione di una sauna. Alla lavorazione dell’orto e delle piante aromatiche si affianca l’allevamento all’aperto tre asini, tre cavalli di cui un pony e quattro capre; Mattia Baretta della società agricola Baretta Lorenzo e Loreno di Bologna, menzione speciale “Agricoltura resiliente” per il progetto “Il fungo alleato dell’ambiente!”. Mattia insieme ai docenti della sua Facoltà di Biotecnologie agrarie ha intrapreso un progetto “on farm” di ricerca nei suoi terreni. L’impiego di particolari micorrize, cioè funghi che saldandosi nelle radici delle piante di pomodoro, vengono aumentate le resistenze alle malattie, rendendo il fungo molto meno sensibile alla siccità e riducendo del 30% i consumi irrigui; Andrea Razzaboni della società agricola Il Borghetto di Razzaboni di Modena, menzione speciale “Sostenibilità e ambiente” per il progetto “Il Lambrusco nel mondo”. La cantina Ventiventi, nome che deriva dall’anno della prima vendemmia, è un sogno di famiglia. Andrea e Riccardo, insieme a papà Vittorio hanno realizzato un vigneto sostenibile e biologico, perfezionando le lavorazioni con le attrezzature 4.0 e con la realizzazione di una cantina di innovazione dove ogni acino d’uva prodotta trova una propria identità in bottiglia. Nel 2021 l’azienda ha deciso di strutturarsi anche come agriturismo per valorizzare al meglio le proprie produzioni.