Alluvione di Villafranca, dopo 6 anni arrivano i ristori dalla Regione: liquidazione prevista entro febbraio 2025
Si chiude dopo una lunga odissea burocratica l’iter di assegnazione, da parte della Regione Emilia-Romagna, delle risorse a copertura dei danni provocati a privati e aziende dagli eventi alluvionali del maggio 2019. Con Decreto n°135 del 7 settembre 2023 del Presidente Stefano Bonaccini, la Regione Emilia Romagna ha comunicato l’avvio della seconda fase finalizzata ad erogare il saldo per i danni dell’alluvione del maggio 2019, alluvione che a Forlì ha colpito particolarmente l’abitato di Villafranca. I danni, rimborsabili nel limite dell’80%, sono stati calcolati sulla base di apposite perizie e rendicontati alla luce delle spese sostenute dagli alluvionati. Nel dicembre 2022 è stata disposta una prima fase che consentiva di liquidare spese fino a 5.000 euro per i privati e 20.000 euro per le attività produttive. Tale prima fase ha permesso di soddisfare completamente 42 privati e 2 attività produttive. Con l’avvio della seconda fase, saranno soddisfatti altri 45 privati.
In totale, per l’area di Villafranca, si parla di un rimborso complessivo di circa 590.000 euro, suddiviso tra 89 alluvionati, 87 privati e 2 attività produttive. “Ne prendiamo atto. A conti fatti, ci vorranno quasi 6 anni per dichiarare concluse le procedure di ristoro a beneficio di 89 alluvionati”, dichiara l’assessore Giuseppe Petetta. Secondo le indicazioni contenute nel Decreto della Regione, infatti, i cittadini di Villafranca che non hanno ancora eseguito i lavori riceveranno il rimborso del danno stimato a imprese e abitazioni private entro la fine del mese di febbraio 2025, quasi sei anni dopo la catastrofe del maggio 2019.
“L’acconto di 5mila euro – aggiunge Petetta – ha tamponato solo in minima parte i disagi e le ingenti perdite causate dall’alluvione. Tanto più che la somma è stata liquidata ai residenti tre anni e mezzo dopo la rottura dell’argine del Montone, che ha provocato l’allagamento per decine di chilometri di campi, abitazioni e attività produttive. Quest’ultimo importante provvedimento del Presidente Bonaccini mette la parola fine a un’estenuante epopea burocratica, smorzata dalla resilienza e dallo spirito di sacrificio dei cittadini di Villafranca. In tutti questi anni il quartiere ha dimostrato una grande capacità di resistenza e voglia di ripartire. Sia i privati cittadini che le imprese del territorio si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato sodo per ripulire dal fango e dai detriti decine di case ed ettari di terreno”.