Italia Nostra: “Il Ministero ritiri le autorizzazioni concesse per i depositi sotterranei dei libri

Si pubblica qui di seguito una nota sul tema diffusa dalla sezione forlivese di Italia Nostra.

L’alluvione dello scorso maggio impone un’approfondita rivalutazione dei luoghi di deposito e conservazione del patrimonio culturale cittadino, in particolare librario e archivistico. La devastazione che ha colpito l’archivio e i depositi comunali e la biblioteca del Seminario vescovile hanno messo in luce la fragilità di un sistema che tuttora sconta strategie che hanno sottovalutato il rischio intrinseco dei depositi sotterranei e delle aree a rischio allagamento. Per tali ragioni la Sezione forlivese di Italia Nostra, nello spirito di contribuire a scongiurare nuovi e irreparabili danni al patrimonio della città, ha inviato alla Soprintendenza Archivistica dell’Emilia Romagna una richiesta di annullamento in autotutela delle autorizzazioni finora rilasciate per i depositi librari previsti negli interrati dell’ex asilo Santarelli (100.000 volumi) e nelle cantine di Palazzo Romagnoli (25000 volumi).

Gli edifici, infatti, sorgono entrambi a poca distanza dalle aree interessate dall’alluvione dello scorso maggio e sono miracolosamente scampati ad un evento che potrebbe verosimilmente ripetersi in futuro; l’ex asilo Santarelli, in particolare, sorge a fianco dell’antico canale di Ravaldino che in quel tratto corre tombato per riaffiorare poche decine di metri più a nord verso il centro della città. Questa circostanza sorprendentemente non è stata presa in considerazione nel sopralluogo dello scorso marzo, che pure aveva messo in evidenza i rischi derivanti dalla presenza di numerosi impianti tecnici contenenti acqua e di finestre e aperture a livello del terreno. Nel caso di Palazzo Romagnoli, invece, la valutazione non pare aver tenuto conto della condizione dei locali sotterranei di destinazione dei volumi.

Dal momento che le autorizzazioni sono state rilasciate prima dell’alluvione, riteniamo indispensabile una nuova valutazione prima di procedere al trasferimento di un così ingente numero di volumi. Analoghe considerazioni di buon senso dovrebbero guidare anche la programmazione di depositi e spazi museali, come quelli che si prevede di realizzare nei sotterranei della nuova ala dei musei San Domenico.