Marco Guzzi, fondatore dei Gruppi Darsi Pace, sarà a Forlì per il 20° anniversario della morte di Annalena Tonelli
Il filosofo e poeta Marco Guzzi sarà a Forlì per le celebrazioni del 20° anniversario della morte di Annalena Tonelli e sarà presente venerdì 6 ottobre, al Teatro Maria Graffiedi di Vecchiazzano (via Veclezio, 13/B) alle 20.30, per l’evento “Nuove vocazioni per una umanità nuova”, insieme alla Compagnia Quelli della via.
Il filosofo e poeta Marco Guzzi ha fondato 24 anni fa i Gruppi Darsi Pace, percorsi di spiritualità rivolti a tutte le persone in ricerca, credenti e non credenti, che sentono il bisogno di dare un nuovo slancio alle loro esistenze. Si tratta di un vero e proprio percorso formativo che si prefigge di mostrare come tutti i fallimenti, sul piano sia personale sia globale, possano essere interpretati e vissuti come situazioni preziose per avviare un ricominciamento personale e collettivo di portata antropologica. Il metodo proposto coniuga cultura, psicologia e spiritualità: uno sforzo teorico di leggere in chiave evolutiva la fase critica che stiamo vivendo unito a “pratiche” psicologiche di autoconoscenza e a esercizi spirituali di meditazione e liberazione interiore. Da dodici anni, inoltre, è stato avviato un esperimento unico nel suo genere: il lavoro dei gruppi, grazie alla tecnologia, può essere seguito per via telematica da tutto il mondo. Più di 1500 partecipanti da tutti i continenti stanno seguendo il percorso, e 300mila persone ogni anno seguono il sito www.darsipace.it, la pagina Facebook e il canale YouTube di Darsi Pace e di Marco Guzzi, con oltre 1000 video disponibili su tematiche culturali, politiche e di spiritualità.
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, è sposato e ha tre figli. Nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore “Darsi pace”. Dal 1985 al 1998 ha condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo con il pubblico di Radio-Rai, quali “Dentro la sera”, “3131”, “Sognando il giorno”. Tra il 1985 al 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Dal 2005 è docente presso il Claretianum, Istituto di teologia della vita consacrata dell’Università Lateranense. Dal 2008 è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Dirige la collana Crocevia (Edizioni Paoline), i cui testi costituiscono la base teorica del percorso proposto nei Gruppi Darsi Pace.
Darsi pace è un Movimento Culturale che si esprime attraverso Gruppi di liberazione interiore, in cui la fede cristiana viene rilanciata come esperienza concreta e costante di nuova nascita: scioglimento del nostro vecchio io ego-centrato, dominato dalla paura e dall’odio, ed emersione di un nuovo io spirituale, più libero e più felice. Questo passaggio da una figura di umanità sostanzialmente bellica ad un’altra più pacificata e capace di relazioni pacifiche si sta manifestando come l’unica possibilità evolutiva per l’intero genere umano. L’io ego-centrico infatti si mostra di decennio in decennio come un principio incapace di governare la vita umana su questa terra, e anzi orientato alla sua distruzione. I processi della globalizzazione stanno rivelando apocalittica-mente, e cioè in modo del tutto evidente, in diretta mondiale, l’insostenibilità di un governo egoico del pianeta, e la necessità di un capovolgimento innanzitutto interiore.
“Dobbiamo vedere tutte le possibilità di bene che ci sono, le speranze, le nuove possibilità di vivere. E in ultimo, finalmente, vedere attraverso il momento attuale la necessità di una svolta, annunciarla, annunciare che essa non può avvenire senza una conversione interiore”. (Benedetto XVI). Urge perciò un passaggio di umanità, che tutte le menti più illuminate annunziano, anche al di fuori della visione cristiana. I cristiani possono di conseguenza dialogare in forma nuova con i non credenti e con chi segua diverse fedi, offrendo la chiave cristiana di interpretazione del passaggio antropologico in atto, e cioè che esso rilancia ad un nuovo livello il mistero della Nuova Umanità, postbellica appunto e relazionale, inaugurata da Gesù Cristo.
Si apre dunque il tempo di una inedita forma di dialogo annunciante. “Ritengo che ci troviamo al punto di svolta verso una transizione epocale a un’economia ‘climacica’ globale e a un radicale riposizionamento della presenza umana sul pianeta. L’era della ragione sta per essere sostituita dall’era dell’empatia (…) Il sé esclusivo autonomo, implicito nei rapporti di proprietà privata, lascia il posto a un sé inclusivo relazionale, partecipante alla piazza pubblica globale, virtuale e reale”. (Jeremy Rifkin). È in questo contesto di svolta antropologica che nascono nel 1999, sotto l’impulso di Marco Guzzi, i Gruppi Darsi pace.