Negli spazi di EXATR, a Forlì, torna Ibrida, festival internazionale delle arti intermediali
In arrivo l’ottava edizione, dal titolo-tema “Novacene”, del progetto che traduce in proposta culturale e artistica – tra videoarte, performance art, installazioni interattive, dialoghi, workshop e musica elettronica – il cambiamento epocale che tutti stiamo vivendo. L’ottava edizione di Ibrida – Festival Internazionale delle Arti Intermediali si svolgerà a Forlì dall’8 al 10 settembre negli spazi di EXATR, hub votato al contemporaneo situato nel centro storico della città (anteprima giovedì 7 settembre). I direttori artistici Francesca Leoni e Davide Mastrangelo introducono il titolo-tema dell’edizione 2023: “Il termine ‘Novacene’ si riferisce a un concetto proposto nell’omonimo libro del 2019 di James Lovelock: lo scienziato britannico suggerisce che la terra stia entrando in una nuova era, in cui l’Intelligenza Artificiale si prenderà cura del Pianeta e dell’umanità. L’IA, in campo artistico, è uno strumento importante per esplorare nuovi confini. A Ibrida Festival 2023 affronteremo la questione da molti punti di vista: non crediamo nella fine del mondo, ma ci auguriamo un nuovo inizio, una nuova era”. In arrivo tante novità e alcune conferme, nel segno della continuità e della crescita del Festival.
Alcune anticipazioni
Live: sono in programma cinque diverse performance. L’anteprima mondiale di “Dissonance” di Rafael, artista multimediale e musicista spagnolo che lavora tra Berlino e Seoul e che, dopo Ibrida, partirà per presentare la sua creazione in numerosi Festival internazionali; “AGANiS” del compositore e polistrumentista italo-canadese Dominic Sambucco; “Nostalgia for the Androgynous” della sperimentatrice vocale, sound artist, performer e poeta Kratu (Serena Dibiase) e della videoartista Mein Licht (Antonella di Tillo). Sarà in scena a Ibrida 2023 anche Massimo Pupillo, bassista degli Zu, con “My own private Afghanistan”, mentre Økapi tornerà al Festival con “Pardone-Moi, Oliver! 16 oiseaux pour Oliver Messiaen”.
Proiezioni: saranno presentate oltre cento opere video da tutto il mondo, selezionate dall’open call internazionale che ha visto arrivare quattrocento creazioni. Saranno suddivise in tre sezioni: “Kinesis”, “Segnali” e “Percezioni”. Tanti gli artisti, stranieri ma anche molti italiani e emiliano-romagnoli. “Quest’anno sarà nostro partner il francese Videoformes, il più importante Festival di videoarte al mondo – aggiungono con soddisfazione Leoni e Mastrangelo – presenteremo i lavori vincitori dell’edizione 2023 del celeberrimo Festival di Clermont-Ferrand”.
Installazioni: per tutta la durata del Festival saranno liberamente fruibili opere create da Donato Piccolo, Virgilio Villoresi, Igor Imhoff, Elena Bellantoni e Michele Di Pirro. Sarà presentata, inoltre, una selezione di quattro lavori realizzati dagli studenti del corso di tecniche intermediali della performance art organizzato da Cna Formazione Forlì – Cesena in collaborazione con Vertov Project.
Premio: grande novità di quest’anno sarà il premio Ibrida Forlì Video Art Prize, per la miglior opera di videoarte, che verrà assegnato da una giuria internazionale a uno dei lavori selezionati nell’open call e presentati al Festival.
Incontri: lo storico dell’immagine in movimento Bruno Di Marino presenterà il suo ultimo libro “Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna al VR”. Sono in programma anche un dialogo sull’Intelligenza Artificiale e l’ormai collaudato Art Magazine Talk, in cui saranno ospiti giornaliste e giornalisti specializzati in arte contemporanea. Inoltre, domenica pomeriggio ci sarà un incontro con Gabriel Soucheyre, che presenterà a Forlì una delle realtà più prestigiose e longeve a livello mondiale dedicate alla videoarte e all’arte digitale: Videoformes.
Arte visiva: negli spazi della Fondazione Dino Zoli sarà allestita fino al 7 ottobre “Animagia. Dispositivi, visioni, film”, prima personale di Virgilio Villoresi a Forlì. “È un artista che amiamo particolarmente e che abbiamo scelto per la sua natura poliedrica, in linea con la visione interdisciplinare di Ibrida”. spiegano i Direttori Artistici del Festival. “Virgilio è un artigiano del cinema e dell’audiovisivo, ci catapulterà in un modo sorprendente fatto di costruzioni, dispositivi e filmati inediti”. L’esposizione è prodotta da Vertov Project e PubliOne Società Benefit in collaborazione con la Fondazione Dino Zoli ed è curata dallo storico delle immagini in movimento Bruno Di Marino.
Workshop: sono in programma due preziose occasioni di formazione, una sul rapporto tra fotografia e Intelligenza Artificiale, a cura di Filippo Venturi e una sul video e l’avvento dell’AI, con Igor Imhoff.
“Il pubblico sarà libero di muoversi negli spazi di EXATR tra proiezioni, istallazioni, incontri e spettacoli live”, concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo. “Allestiremo un vero e proprio villaggio intermediale con diverse installazioni interattive e non, un bar e un angolo food per i momenti di svago e confronto tra un live e l’altro. Ibrida Festival, da sempre, è anche un luogo di scambio, un salotto dove nascono idee e progetti, in cui il pubblico incontra gli artisti e dialoga con loro”.
Le nuove frontiere della videoarte e delle arti intermediali si danno appuntamento a Forlì. EXATR si trova in Piazzetta Savonarola a Forlì. La Fondazione Dino Zoli si trova in Viale Bologna 288 a Forlì. Ingresso unico del biglietto per le serate 12 euro, incontri gratuiti, workshop 30 euro, pacchetto due workshop 50 euro. Il Festival è possibile grazie al contributo del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Con il supporto di BCC Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese e di e PubliOne Società Benefit. Info e programma dettagliato: http://ibridafestival.it/, ibridafestival@gmail.com.