Camera di commercio della Romagna, quasi 400mila euro erogati alle imprese alluvionate
Sono 318 le richieste di contributo a fondo perduto presentate dalle imprese danneggiate dalle alluvioni di maggio. Oltre la metà delle istanze ammissibili sono già state liquidate. A un mese dall’apertura del bando “Resistere” sono 318 le imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini, danneggiate dalle alluvioni di maggio, che hanno presentato la richiesta di contributo a fondo perduto per la ripartenza. Sono 157 le imprese – oltre la metà delle richieste ammissibili – che hanno già ricevuto il contributo a fondo perduto di 2.500 euro, per un totale di 392.500 euro erogati. “Le richieste hanno subito, come prevedibile, un rallentamento nel periodo di ferragosto, ma non si sono mai fermate. Non si è fermata neppure l’attività degli uffici camerali, che hanno continuato a valutare le istanze ricevute e lavorare per la liquidazione di quelle ammissibili”, commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna. “Sono numeri che confermano la positività delle scelte fatte dalla Giunta camerale e che vogliamo ulteriormente migliorare. Nel frattempo, insieme alle associazioni del settore, pensiamo anche a misure specifiche per l’agricoltura, per implementare l’intervento già in atto”.
Delle 318 imprese che hanno presentato la richiesta di contributo, 246 sono micro, 127 sono individuali, 85 società di persone e 106 società di capitali. L’analisi dei settori di appartenenza conferma la prevalenza del settore commercio e ristorazione, con 105 imprese (un terzo del totale), seguito dal manifatturiero con 58 e dalle costruzioni con 45. Le restanti richieste si dividono con una certa equità tra gli altri settori. Le imprese iscritte all’albo artigiani, trasversali a più settori, sono 126, quasi il 40% del totale. L’analisi delle sedi aziendali conferma che la quasi totalità delle richieste arriva da imprese della provincia di Forlì-Cesena: 160 sono nel comune di Forlì e 81 in quello di Cesena. La distribuzione delle rimanenti imprese conferma l’omogeneità della distribuzione territoriale e comprende sia i territori collinari, sia quelli marittimi.