Sistema produttivo culturale e creativo: in Romagna sono cresciute nel 2022 le imprese del settore

I risultati afferenti al Sistema produttivo culturale e creativo nell’anno 2022 nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, derivanti dal Rapporto “Io sono cultura 2023”, mostrano una situazione in crescita per ciò che riguarda le imprese del “core cultura” e il valore aggiunto totale del settore; sostanzialmente stabili, invece, gli occupati, con differenze sia provinciali sia di comparto. In tal senso, migliori risultati per le imprese del “core cultura” riguardo alla ricchezza prodotta, mentre le imprese del cosiddetto “creative driven”, diversamente dalle prime, fanno registrare un incremento dei relativi occupati. Nel complesso, l’incidenza sul totale dell’economia è in linea con i valori regionali e nazionali, con riferimento all’occupazione, mentre è inferiore, in merito al valore aggiunto.

Sistema produttivo culturale e creativo nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Nel 2022 nel sistema aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini le imprese del “core cultura” (attività produttive che generano ricchezza e occupazione, direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi) ammontano a 3.758 unità: il 50,1% del totale sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 37,3% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 12,5% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto al 2021 si rileva un incremento del 2,9% delle imprese del “core cultura”, superiore a quello regionale (+2,0%) e nazionale (+1,8%); variazione positiva determinata dalle imprese creative (+7,7%) mentre, a fronte della stabilità delle imprese connesse al patrimonio storico-artistico, si registra una diminuzione sia delle imprese culturali (-1,5%) sia di quelle di attività di performing arts e arti visive (-1,3%).

Riguardo al lavoro, nel 2022 si riscontrano 10,8 mila occupati nelle imprese del “core cultura” (-0,3% sul 2021) e 8,4 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese che non appartengono alla filiera ma che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+0,9%). Nel complesso, i 19,2 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono sostanzialmente stabili in termini annui (+0,2%); l’incidenza sul totale degli occupati (5,7%) risulta in linea con quella regionale (5,8%) e nazionale (5,8%). Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2022 il valore aggiunto delle imprese del “core cultura” ammonta a 542 milioni di euro (+6,4% sul 2021) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta a 477 milioni di euro (+5,7%). I 1.019 milioni di euro complessivi di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono in crescita in termini annui (+6,0%); l’incidenza sul totale della ricchezza prodotta (4,7%) risulta inferiore a quella dell’Emilia-Romagna (5,1%) e dell’Italia (5,6%).

Sistema produttivo culturale e creativo in provincia di Forlì-Cesena

Nel 2022 in provincia di Forlì-Cesena le imprese del “core cultura” (attività produttive che generano ricchezza e occupazione, direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi) ammontano a 1.870 unità: il 49,7% del totale sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 37,8% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 12,4% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto al 2021 si rileva un incremento dell’1,1% delle imprese del “core cultura”, inferiore a quello regionale (+2,0%) e nazionale (+1,8%); variazione positiva determinata dalle imprese creative (+6,1%) mentre, a fronte della stabilità delle imprese connesse al patrimonio storico-artistico, si registra una diminuzione sia delle imprese culturali (-3,4%) sia di quelle di attività di performing arts e arti visive (-3,3%).

Riguardo al lavoro, nel 2022 si riscontrano 5,5 mila occupati nelle imprese del “core cultura” (+1,5% sul 2021) e 4,5 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese che non appartengono alla filiera ma che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+2,1%). Nel complesso, i 10,0 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono in aumento in termini annui (+1,8%); l’incidenza sul totale degli occupati (5,3%) risulta inferiore a quella regionale (5,8%) e nazionale (5,8%). Nella classifica nazionale, stilata su 107 province, Forlì-Cesena si piazza al 37° posto per incidenza degli occupati del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale dell’economia locale (primi tre posti: Milano, Arezzo, Roma); sesta posizione, invece, nella classifica regionale (dopo Bologna, Parma, Rimini, Modena e Reggio Emilia).

Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2022 il valore aggiunto delle imprese del “core cultura” ammonta a 276 milioni di euro (+5,5% sul 2021) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta a 263 milioni di euro (+7,4%). I 539 milioni di euro complessivi di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono in crescita in termini annui (+6,3%); l’incidenza sul totale della ricchezza prodotta (4,2%) risulta inferiore a quella dell’Emilia-Romagna (5,1%) e dell’Italia (5,6%). Nella classifica nazionale, sempre su 107 province, Forlì-Cesena occupa il 51° posto per peso della ricchezza prodotta dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale dell’economia locale (primi tre posti: Milano, Roma, Arezzo); sesta posizione, invece, al pari di Piacenza, nella classifica regionale (dopo Bologna, Parma, Rimini, Reggio Emilia e Modena).

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