Al Tennis Club di Villa Carpena, due orchestre si sfidano: arbitra Mario Mariani degli ExtraLiscio
Domenica 23 luglio, al Tennis Club Villa Carpena (ore 21.00), l’Orchestra “Bruno Maderna” e Danilo Rossi sfideranno l’Orchestra “Plettro Mauro e Claudio Terroni” e Dorina Frati. Parteciperanno: Danilo Rossi, direttore e solista; Dorina Frati, direttrice e solista; l’Orchestra Bruno Maderna; l’Orchestra a Plettro Mauro e Claudio Terroni. Giudice arbitro sarà Mario Mariani (leader degli ExtraLiscio)
Allievo di alcuni tra i più importanti Maestri di viola (Fabrizio Merlini, Piero Farulli, Dino Asciolla, Yuri Bashmet) e di musica da camera (Paolo Borciani e il Trio di Trieste), Danilo Rossi si diploma a 19 anni con il massimo dei voti e lode, ma già dall’età di 16 anni si era messo in luce vincendo il suo primo Concorso Internazionale. Appena diplomato supera il concorso per Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, divenendo il più giovane strumentista nella storia del Teatro milanese ad aver ricoperto tale ruolo. Da quel momento la carriera di Danilo Rossi sarà costellata da una serie di incontri, concerti, festival, recitals che lo porteranno in giro per il mondo, esibendosi nei più importanti Teatri e nelle più prestigiose sale da concerto.
Tra gli innumerevoli riconoscimenti il Primo Premio al Concorso “Vittorio Veneto”, per due anni consecutivi vincitore del Diploma D’Onore dell’Accademia Chigiana, membro ECYO dall’età di 16 anni, Vincitore del Secondo Premio e del Premio Speciale della Giuria al Concorso “Yuri Bashmet” di Mosca. Nel 2018 gli è stato conferito il Premio Mauro Ranieri e nel 2020 la rivista Classic Voice lo ha nominato tra le 10 personalità più importanti del panorama musicale. Come solista ha eseguito tutto il repertorio per viola sotto la guida di Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Ottavio Dantone, Mung Wung Chung, Seji Ozava, Zubin Mehta, Mario Brunello, Anton Nanut, Antonello Manacorda, Daniele Rustioni, con alcune tra le più importanti Orchestre (Filarmonica della Scala, Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra d’Archi Italiana, Rai di Torino, Orchestra Regionale Toscana, Regio di Torino, Süddeutsches Kammerorchester, Filarmonica di Mosca, Filarmonica di Budapest, Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano, Filarmonica di Lubiana, etc.).
Da oltre trent’anni è la Prima viola solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, in questo ruolo ha collaborato con i più grandi Direttori d’orchestra: da Claudio Abbado a Daniel Barenboin, da Carlos Kleiber a Wolfgang Sawallisch, da Daniel Harding a Gustavo Dudamel, da Leonard Bernstein a Daniele Gatti a Paavo Järvi. Danilo Rossi è sempre molto attivo come camerista, è stato ospite infatti dei più importanti Festival di Musica da camera (ST. Moritz, Cork, Asolo, Ravenna, Vicenza, Joliette, Nijny Novgorod, etc.) dove si è esibito con alcuni tra i più grandi strumentisti: Paul Tortelier, Jury Baschmet, Pier Narciso Masi, Bruno Canino, Myung-whun Chung, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Tomas Brandis, Franco Gulli, il Quartetto Arditti, il Fine Arts Quartet, il Nuovo Quartetto Italiano, Giuliano Carmignola, Boris Belkin. Nel 2018 Danilo Rossi ha festeggiato il sodalizio artistico di trent’anni con il pianista Stefano Bezziccheri, con cui ha suonato nelle sale più importanti d’Europa e con cui ha all’attivo numerose incisioni musicali che abbracciano tutto il repertorio per viola e pianoforte.
Numerosissime le registrazioni radio e tv e gli oltre 40 cd. Nel dicembre 2016 Radio Rai ha dedicato cinque puntate della nota trasmissione RadioTreSuite a Danilo Rossi. Sono numerosi i brani dedicati a Danilo Rossi da alcuni tra i più importanti compositori contemporanei quali Stefano Nanni, Carlo Boccadoro, Roberto Molinelli, Alessandro Appigiani, Valentino Metti, Nicola Campogrande, Simonide Braconi. Si dedica con entusiasmo all’insegnamento, è stato docente in numerosi Corsi di Perfezionamento ed ha tenuto Master negli Stati Uniti, in Cina, in Polonia, in Corea, oltre che in varie Accademie Italiane. Moltissimi gli allievi usciti dalla Scuola di Danilo Rossi: numerosi quelli che ricoprono ruoli importanti in prestigiose orchestre europee o in importanti ensemble.
Per Dorina Frati, oggi primo mandolino dell’Orchestra del Teatro alla Scala, considerata fra i più grandi virtuosi del panorama mandolinistico internazionale, l’incontro “fatale” con l’arte della musica è fissato nel 1977: viene ammessa al conservatorio “C. Pollini” di Padova sotto la guida del Maestro Giuseppe Anedda, che pur avendo la classe completa, accetta di averla come allieva. Un caso o il segno del destino? Di fatto, le doti musicali di Dorina, fino allora rimaste nascoste, esplodono. Sceglie uno strumento di antiche tradizioni, delicato, particolare: il mandolino. Vive nel pentagramma e negli spartiti, divora il corso fino al diploma, prima in Italia. Contemporaneamente inizia ad insegnare presso il “Centro Musicale Mauro e Claudio Terroni”, un’associazione bresciana senza fine di lucro, costituita nei primi anni ’80 in memoria di due giovani amici e compagni di corso periti tragicamente in un incidente stradale, con l’obiettivo di diffondere tra i ragazzi del territorio (ma anche tra gli adulti) la cultura musicale. Qui, Dorina, fonderà successivamente una Orchestra tutto sua, ovviamente a plettro.
Viene notata dal maestro Claudio Scimone, direttore de “I Solisti Veneti” che la chiama a partecipare alla tournée del complesso in Argentina, dove debutta al celebrato ed imponente Teatro Colon di Buenos Aires. Inizia così un lungo sodalizio con l’orchestra veneta che porta Dorina a calcare palcoscenici prestigiosi di tutto il mondo in un crescendo di successi: dalla Avery Fisher Hall di New York alla Bunka Kaikan di Tokyo; dalla Festspielhaus di Salisburgo alla Musikverein di Vienna, alla sala Nervi in Vaticano. Poi, nel 1987, un ulteriore “incontro” molto importante nel percorso artistico di Dorina, quello con il Teatro alla Scala e il Maestro Riccardo Muti. Debutta nel “Don Giovanni” di W.A. Mozart, allestito mirabilmente dallo stesso Muti e da Giorgio Strehler per l’inaugurazione dell’annuale stagione scaligera. Una collaborazione intensa che si protrae stabilmente nel tempo che porta Dorina ad emergere sino a diventare primo mandolino dell’Orchestra del celebre Teatro e della Filarmonica della Scala. Un incarico che ricopre tutt’ oggi. “Con la Scala – ricorda con una punta di orgoglio – ho fatto, poi, collaborare anche allievi del centro musicale ‘M. e C. Terroni’ in allestimenti di opere come ‘Otello’ di G. Verdi e di balletti come ‘Romeo e Giulietta’ di S. Prokofiev sotto la direzione del compianto Maestro Mstisval Rostropovich”.
Un crescendo continuo sempre più di spicco che la vede impegnata – diretta da maestri di fama mondiale come Kleiber, Giulini, Muti, Moazel, Sinopoli, Mehta, Gatti, Chailly – in tournee e festival in molti Paesi con formazioni cameristiche e le più prestigiose orchestre sinfoniche internazionali e italiane, compresa l’Accademia di Santa Cecilia e l’Orchestra Nazionale della Rai. Moltissime le sue prime esecuzioni assolute, tra le altre, il Concerto per mandolino, chitarra e Orchestra da Camera “Fiori di Novembre” di A. Gilardino e il brano per tre Attori recitanti e Orchestra a Plettro “L’isola dell’amore”, a lei stessa dedicata dal compositore svizzero F. Hoch. E, poi, un grande onore: su invito di Riccardo Muti, è ospite dei Wiener Philarmoniker e della Bayerischer Rundfunk Simphonieorchester di Monaco con la quale, diretta dal Maestro Lorin Maazel, incide il brano “Das lied von der erde” di Gustav Mahler. È spesso ospite anche di trasmissioni radiofoniche e televisive. Incide per molte case discografiche – Sony, Emi, Decca, Erato, Stradivarius, Tactus, Agorà, Ducale, Dynamic – tutti classici per Mandolino, dai concerti di A. Vivaldi G. Giuliano all’ Opera Omnia di J. N. Hummel; dai concerti barocchi Napoletani alle Sonate di G. G. Boni e le “raccolte” di D. Scarlatti.
Ma all’intensa attività concertistica Dorina non ha mai smesso di affiancare con piacere quella dell’insegnamento, specie quella presso il Centro Musicale del Villaggio Sereno di Brescia, dove fin dal 1981 aveva dato vita ad una sua orchestra – l’orchestra a plettro “M. e C. Terroni” – che dirige a tutt’oggi e con la quale nel corso della sua carriera artistica ha partecipato a festival e concorsi in tutto il mondo raccogliendo importanti riconoscimenti in Europa e in Giappone. “Un’esperienza didattica e, soprattutto umana – ricorda – utile per acquisire competenza ed avere una costante verifica. Mi è servita molto, in particolare, quando, nel 1997, ho avuto la nomina al Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli cattedra ambitissima, affidata ad una donna e per giunta bresciana”. Infine, in questi ultimi periodi, si è dedicata per la Dynamic, alla riscoperta di un interessante ed inedito repertorio per mandolino. Insomma, meno male che da piccola non sembrava portata per la musica! E forse, come Dorina stessa confessa alla fine dell’auto racconto, in quel suo immaginario di bambina “normale” non c’era solo il dottor Kilder e la cardiochirurgia.
“I casi della vita – ammette – forse non vengono per caso… Mi viene in mente che da piccola ascoltavo anche i concerti per mandolino di A. Vivaldi e scimiottavo l’ esecuzione… Ebbene, in seguito, quei brani li ho ‘reincisi’ con i Solisti Veneti; da adolescente ho fatto da assistente a corsi di perfezionamento del mio insegnante Maestro Giuseppe Anedda: ebbene, oggi il nipote del mio insegnante fa da assistente ai miei master class; nel lontano 1978 quando entrai nell’orchestra ‘Costantino Quaranta’ mi dissero: ‘L’ anno prossimo andiamo in Giappone!’. Promessa mai mantenuta, ma quest’ anno sono riuscita a portare in tournée nel paese del sol levante la mia orchestra ‘Terroni’, e da novembre inizierò ad insegnare al conservatorio C. Pollini di Padova, Istituzione che mi ha visto diplomata come allieva e che ora mi ritrova come docente!”.
Orchestra “Plettro Mauro e Claudio Terroni”
L’Orchestra a Plettro dell’Associazione Centro Musicale Mauro e Claudio Terroni nasce a Brescia nel 1981. È una formazione amatoriale nella quale confluiscono anche gli allievi migliori della scuola di musica. Diretta fino dall’inizio dal M° Dorina Frati l’orchestra diviene ben presto presenza rilevante nel panorama mandolinistico italiano ed europeo. Il repertorio spazia da brani di musica barocca a composizioni contemporanee, dal ragtime alla canzone napoletana, evidenziando gli aspetti caratteristici dell’orchestra stessa, che sembra compiere un viaggio temporale nella storia della musica. A tale proposito è interessante ricordare che storicamente l’orchestra a plettro era già presente alla fine del XVIII secolo: in Francia virtuosi e maestri napoletani diedero vita alle prime scuole di mandolino e a Parigi fra il 1770 ed il 1790 vennero pubblicate più di 80 opere dedicate allo strumento.
Ma fu in Italia, circa un secolo dopo, che si ebbe un momento particolarmente felice a livello compositivo per il mandolino e di grande diffusione delle orchestre a plettro, come testimoniano la copiosa produzione di brani per strumenti a pizzico. Le musiche originali e le trascrizioni per orchestra a plettro presentano caratteristiche e peculiarità proprie sia a livello interpretativo che esecutivo e consentono di valorizzare le sonorità e le potenzialità espressive di tali strumenti. Numerose sono le presenze dell’orchestra a livello nazionale; basti ricordare i concerti tenuti a Roma con la partecipazione del M° Anedda, a Sorrento, a Lucca, a Venezia presso la Fondazione Levi, al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, a Ferrara, a Bergamo e a Cremona. Nel 1995 ha indetto la Prima Rassegna delle Orchestre a plettro bresciane presso l’Auditorium del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, testimonianza di un vivo impegno dell’orchestra alla diffusione della cultura musicale e all’organizzazione di incontri stimolanti finalizzati all’ascolto di ottima musica.
Nell’estate 2004 è stata invitata a tenere il Concerto di Anteprima del Festival delle Nazioni di Città di Castello. Nel 2011 l’orchestra ha festeggiato i trent’anni di attività attraveso un progetto musicale denominato “1981-2011 Trent’anni di storia e di emozioni – Note per un Anniversario”, progetto che si è concretizzato nell’esecuzione di una serie di cinque iniziative concertistiche nel territorio della provincia di Brescia: concerto dell’anniversario, a Carpenedolo, evento commemorativo del primo concerto eseguito trent’anni prima dall’allora giovanissima orchestra, nello stesso giorno e nella stessa sede; concerto del trentennale, eseguito a Brescia nella Chiesa di San Cristo, con la collaborazione dell’oboista Paolo Pollastri, del flautista Sergio Balestracci e del fisarmonicista Davide Vendramin; concerto dei Due Castelli, eseguito a Brescia nell’Auditorium di San Barnaba, insieme con l’orchestra mandolinistica giapponese di Sendai “Circolo Mandolinistico Flora”; concerto Armonie per il Villaggio, eseguito in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della nascita del Villaggio Sereno di Brescia; concerto I Mandolini raccontano, svoltosi a Rodengo Saiano, che ha riproposto la favola musicale “L’Isola dell’Amore”.
Tra i successi più significativi a livello internazionale ricordiamo i concerti tenuti a Logroño, Belfort, Hannover, Monaco, Mannheim, Vienna, Amsterdam e Bellinzona. Proprio nella città ticinese nel 1999 è stata eseguita la prima mondiale della favola musicale “L’isola dell’amore”, tratta dal racconto di G.A. Quadri, musicata appositamente per l’orchestra dal compositore F. Hoch e successivamente incisa su richiesta della Radio Svizzera Italiana. Ha inoltre partecipato al Concorso Internazionale per gruppi strumentali a plettro “G. Sartori” tenutosi ad Ala di Trento e al Concorso Internazionale a Kerkrade in Olanda conseguendo in entrambe le occasioni il Primo Premio. L’orchestra ha inciso alcuni CD, tra cui “Plectrum Concert Music”, “Sogni di acrobata” (Esperia), dedicato alla memoria del M° Giuseppe Anedda, “Orchestra a plettro Claudio e Mauro Terroni” e “Bach & Vivaldi for Mandolin”.
Orchestra “Bruno Maderna”
Nata nel 1996 a Forlì per iniziativa di alcuni amici musicisti animati dal desiderio di fare musica insieme, l’Orchestra Bruno Maderna ha perseguito nei suoi anni di attività alcuni precisi obiettivi: offrire al pubblico forlivese un rapporto diretto con l’orchestra, i solisti e direttori di fama internazionale; consentire a giovani studenti ed appassionati di assistere a “prove aperte” e di partecipare agli incontri con gli autori; favorire la partecipazione a progetti di formazione orchestrale e l’inserimento nell’organico di giovani e promettenti strumentisti. L’Orchestra Bruno Maderna è stata diretta, tra gli altri, da Alessandro Bonato, Maxime Pascal, Maurizio Benini, Lu Jia, Julian Kovacev, Massimiliano Stefanelli, David Coleman, Diego Dini-Ciacci, Donato Renzetti, Stefano Nanni, Danilo Rossi, Franco Rossi, Stefan Malzew, Walter Attanasi, Daniele Giorgi, Mario Brunello, Jonathan Brandani, Massimo Quarta, Stefan Milenkovich, Diego Fasolis, Filippo Maria Bressan, Paolo Olmi.
L’Orchestra Maderna valorizza il talento dei compositori contemporanei commissionando ogni anno opere prime per il proprio cartellone. Hanno composto per noi, tra gli altri, Fabio Massimo Capogrosso, Carlo Crivelli, Stefano Nanni e Roberto Molinelli. Nel 2017 la Maderna è risultata vincitrice di due Progetti Europei: Progetto “Eu.Terpe” Europa Creativa sulla produzione musicale grazie all’integrazione fra culture e tradizioni musicali; Progetto “Muse” Erasmus Plus sulla formazione musicale. L’Orchestra Maderna ha ricevuto nel 2018 il premio Hesperia per il suo impegno nella diffusione della cultura musicale, a luglio 2019 ha vinto il bando Siae PerChiCrea con il progetto di formazione orchestrale in residenza ‘Orcreiamo’. Nel 2021 l’Orchestra Maderna è stata protagonista del tour italiano di Vinicio Capossela al Ravenna Festival, al Circo Massimo e al Vittoriale di Gardone Riviera; dello spettacolo “Paradiso-dalle tenebre alla luce” di Simone Cristicchi realizzato a Forlì e a Faenza, in collaborazione con Accademia Perduta; e dell’inaugurazione della stagione Ravenna Musica 2021 al Teatro Alighieri con un omaggio ad Angelo Mariani. Il quartetto d’archi della Maderna, assieme ad Alessio Boni, ha poi inaugurato il Festival di Caterina sotto la direzione artistica di Davide Rondoni. Nel 2022 l’Orchestra Bruno Maderna ha inaugurato la stagione concertistica della Fondazione La Società dei Concerti suonando il 19 gennaio nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano sotto la direzione del M° Alvise Casellati.
Mirco Mariani
Dopo la formazione musicale al conservatorio (diploma in contrabbasso nel 1991), ha suonato per diversi anni come batterista con Enrico Rava e con Vinicio Capossela, accompagnandolo in album come Liveinvolvo, Canzoni a Manovella, Marinai, profeti e balene. Ha inoltre suonato nei più importanti festival internazionali, con musicisti quali Marc Ribot, Stefano Bollani, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo. Fonda alla metà degli anni ’90 il gruppo Mazapegul con i quali pubblica Controdanza (1996) e Piccolo Canto Nomade (1998). Nel 2010 dà vita al progetto Saluti da Saturno, un piccolo combo dedicato alla forma-canzone che ha prodotto i dischi Parlare con Anna (2010), Valdazze (2012), Dancing Polonia (2013), che vede anche la partecipazione di Arto Lindsay, e Shaloma Locomotiva (2014). Nel 2014 per AngelicA Festival internazionale di musica contemporanea – crea la Shaloma Locomotiva Orchestra, una formazione a organico variabile che esordisce con un prestigioso parterre di ospiti nazionali e internazionali (Mitchell Froom, Paolo Fresu, Jimmy Villotti, Bruno Perrault, Massimo Simonini).
Nel 2015 riceve la Targa Musica da Bere e si esibisce con gli Extraliscio nell’ambito dell’omonima manifestazione presso il Teatro Odeon di Lumezzane. L’esperienza più importante è la fondazione, insieme a Moreno il Biondo, del gruppo Extraliscio, che comprende anche la storica “voce di Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara, e con i quali tra 2016 e 2017 pubblica gli album Canzoni da Ballo e il doppio cd Extraliscio All Stars. Nel febbraio 2020 è uscito il nuovo singolo Merendine blu, con un testo scritto da Mirco Mariani e Pacifico e la collaborazione di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale e di Orietta Berti, che anticipa l’uscita del nuovo album Punk da balera, edito da Garrincha Dischi. Il 17 dicembre 2020 durante la trasmissione Sanremo Giovani 2020 viene annunciata la partecipazione di Extraliscio come partecipanti nella sezione Big del Festival di Sanremo 2021 con il brano Bianca luce nera con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il brano è prodotto dalla Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi, al suo esordio come editore musicale.
Con lo pseudonimo di Fwora Jorgensen, esce nel 2019 l’album da solista di Mirco Mariani, con ospiti come Mitchell Froom, Francesco Bianconi e Mauro Ermanno Giovanardi. Nel 2019 ha partecipato al tour Bastasse il cielo del cantautore Pacifico e alle registrazioni del primo disco solista di Francesco Bianconi, Forever. Appassionato ricercatore di strumenti dimenticati e rari, ha creato a Bologna il Labotron, il laboratorio che riunisce tutti i suoi strumenti (tra i quali un’importante collezione di Mellotron, da cui il nome), pensato come centro di sperimentazione musicale aperto alle più disparate collaborazioni.
Prenotazioni e prevendite: 339.7097952 – 347.9458012 – 0543.1713530; info@teatrodelleforchette.it; www.teatrodelleforchette.it. Biglietteria: intero 10,00 euro; tesserati Amici della Musica 5,00 euro; tesserati ottavini (under27) 3,00 euro; tesserati Ambasciatori ingresso gratuito; minori di 16 anni ingresso gratuito; accompagnatore dei minori di 16 anni 5,00 euro.