Saldi 2023: Cna Turismo e Commercio prevede spese fino a 160 euro a consumatore
I saldi rappresentano di certo un aiuto per consumatori e negozianti, ma non riusciranno a ribaltare l’andamento negativo delle vendite, soprattutto di abbigliamento estivo, in particolare negli esercizi commerciali tradizionali, nonostante una previsione di spesa tra i 150 e i 160 euro a consumatore. A rilevarlo un’indagine condotta da Cna Commercio e Turismo nella stagione dei saldi, iniziati ufficialmente, in quasi tutta Italia, giovedì 6 luglio. Un valore fermo dal periodo pre-pandemico, che aveva subito una riduzione di circa il 30%, senza mai più riprendersi realmente. A peggiorare l’analisi vanno considerate sia la dinamica inflattiva, sia l’alterazione delle dinamiche di acquisto nel nostro territorio a causa dalla recente emergenza alluvione, che ha ridotto le disponibilità e creato un clima d’incertezza, incidendo negativamente sugli acquisti.
Inoltre, la funzione dei saldi come strumento commerciale, regolato da normativa regionale, è sempre più annacquata dalle dinamiche di sconto messe in campo quotidianamente dalla grande distribuzione e attraverso i canali online. “Abbiamo già evidenziato alla Regione – commenta Cecilia Milantoni, presidente di Cna Turismo e Commercio Forlì-Cesena – la necessità di rivedere gli strumenti normativi che regolano i saldi, non solo perché datati, ma perché concepiti quando i canali di vendita e le esigenze dei consumatori erano diversi. Riteniamo necessario consentire alle imprese del territorio che vogliono usare questa leva commerciale, di farlo seguendo le effettive dinamiche del mercato”.
“Le reti commerciali locali – prosegue Marco Lucchi, responsabile di Cna Turismo e Commercio Forlì-Cesena – sono da un lato strategiche per il territorio, dall’altro devono poter competere anche su piani diversi da quelli utilizzati dalla Gdo e dal commercio online, facendo leva sulla relazione con il cliente e sul servizio offerto. Per questo, come Associazione, riteniamo che la normativa dei saldi debba essere alleggerita e vada consentito alle imprese di gestire le tempistiche dei saldi stessi sulla base delle strategie commerciali che intendono adottare individualmente”.