Romagna Acque, approvato il bilancio 2022: 200mila euro per le province più colpite dall’alluvione
Approvato il bilancio 2022 di Romagna Acque, con un utile netto di 7.041.108 euro. Duecentomila euro di erogazione liberale alle due province più colpita dall’alluvione. Si è svolta lo scoro 28 giugno l’assemblea dei soci di Romagna Acque per la presentazione del Bilancio 2022, che è stato approvato all’unanimità. L’assemblea si è svolta in modalità mista, sia in presenza che da remoto.
I dati di bilancio
I principali dati di bilancio relativi al 2021 indicano un valore della produzione pari a 68.721.958 euro, un utile prima delle imposte di 9.414.538 euro e un utile netto di 7.393.429 (contro i 7.041.108 dello scorso anno). Per quanto riguarda la distribuzione degli utili agli azionisti, il totale degli utili distribuiti ammonta a euro 4.361.490, il che fissa il valore di ogni azione a 6 euro.
La fornitura di risorsa idropotabile
Nel corso del 2022, la società ha fornito 108 milioni di metri cubi d’acqua, poco più di un milione in meno rispetto al 2021. Al seguente link è possibile seguire l’andamento idrologico annuo completo del 2022: https://www.romagnacque.it/acqua-in-diretta/andamento-idrologico-annuo/
A inizio 2022 il livello di invaso della diga di Ridracoli era pari a 547,9 m s.l.m., ben al di sotto della quota di tracimazione, il che ha comportato nei primi mesi dell’anno una contrazione della produzione da Ridracoli; le scarse precipitazioni registrate hanno determinato una stazionarietà del livello di invaso ed è stata raggiunta una quota prossima a quella di massima regolazione (557 m slm) solo a metà maggio, senza però mai arrivare alla tracimazione. La scarsità di apporti si è protratta anche per l’ultima parte del 2022 e si è evidenziato uno stato di carenza idrica presso l’invaso di Ridracoli che ha comportato un maggior utilizzo di risorse alternative (risorsa di falda e dal fiume Po). L’emanazione nel luglio scorso da parte della Regione Emilia-Romagna dello stato di “emergenza idrica Regionale”, causata anche dai bassi livelli idrici del fiume Po, ha portato in evidenza anche criticità di erogazione dell’Area Ravennate alimentata in larga parte da tale risorsa che nel periodo estivo non può essere completamente surrogata da risorse alternative.
Il periodo dicembre 2022-marzo 2023 è stato caratterizzato da precipitazioni che hanno portato a fine febbraio il livello della diga di Ridracoli alla massima capacità di invaso, e quindi alla tracimazione (fenomeno verificatosi diverse alter volte nelle settimane successive). L’andamento idrologico positivo in questa prima parte del 2023 ha portato una massimizzazione dell’utilizzo della risorsa di Ridracoli ed una contrazione dell’utilizzo di risorsa da falda e da Po. Ad oggi si può ritenere ragionevole stimare un prelievo da Ridracoli per l’anno 2023 superiore al budget, che è fissato in 52 mln/mc. Vista la carenza idrica che si sta prospettando anche per la prossima estate, rimane comunque strategico preservare la risorsa Ridracoli adottando un atteggiamento prudenziale sull’utilizzo di questa risorsa.
Il CdA di Romagna Acque ha anche approvato ieri – e presentato oggi all’assemblea – una erogazione straordinaria di 200 mila euro da erogare alle due province più danneggiate dalla recente alluvione, Forli-Cesena e Ravenna. Saranno poi le province a destinare queste liberalità, per necessità di ricostruzione o per altre finalità legate all’emergenza,
Le rinunce tariffarie e il premio di Arera
Si segnala inoltre che anche per il 2022, i canoni di spettanza sono stati determinati sulla base delle rinunce proposte da Atersir ed accettate da Romagna Acque: il che porta a ricadute positive in bolletta per il consumatore. Per l’anno 2022 le rinunce tariffarie (con effetto diretto sui ricavi tariffari e quindi sul risultato economico lordo) passano dall’importo di circa 3,4 mln/euro (connesso alle rinunce standard) a 5,9 mln/euro, ovvero il sistema tariffario dell’acqua all’ingrosso della Romagna beneficia di circa 2,5 mln/euro del premio ricevuto nel 2022 per gli standard di qualità tecnica raggiunti dalla società nel 2018 e 2019. La gestione di queste rinunce sulla tariffa 2022 ha consentito altresì di confermare sostanzialmente anche per il 2023 la tariffa dell’acqua all’ingrosso attraverso una rimodulazione dei conguagli. In generale, nel periodo 2020-2023, per effetto delle suddette rinunce, le tariffe dell’acqua all’ingrosso sono state più basse per oltre 25 milioni.
L’assegnazione dei premi di Qualità tecnica da parte di Arera è un importante riconoscimento per la società, le performances ottenute in termini di ridottissime perdite in rete (Romagna Acque risulta sia per il 2018 che per il 2019 fra i primi n.3 migliori gestori a livello nazionale) sono espressione di elevata capacità tecnica sia nella realizzazione delle infrastrutture idriche che nella loro gestione e manutenzione ma anche di capacità di sapere declinare in modo efficace il nuovo sistema di regolazione del Sistema Idrico Integrato.
Il piano degli investimenti
I principali interventi realizzati nel corso del 2022:
– Il raddoppio della condotta Russi-derivazione Cotignola. I lavori si sono regolarmente sviluppati nel corso del 2022. A fine 2022 i lavori eseguiti erano pari a circa 6 mln/€, 94% dell’importo complessivo di contratto. E’ stata avviata la restituzione dei terreni ad una parte consistente delle ditte interessate dai lavori.
– A Ravenna, la realizzazione del secondo tratto del Canale Carrarino-collegamento alla Canaletta Anic. La gara relativa ai lavori del secondo stralcio è stata espletata e conclusa, in settembre sono stati avviati i lavori.
– A Ravenna, l’automazione l’efficentamento energetico del revamping del potabilizzatore delle Bassette, La progettazione definitiva è stata validata a inizio 2022 e nell’ottobre 2022 è stata avviata la progettazione esecutiva (ad aprile 2023 in fase di validazione).
– A Rimini, la condotta San Giovanni in Marignano-Morciano. I lavori principali, per un investimento complessivo di 7,2 mln/euro, erano conclusi già nel 2021. Nel corso del 2022 sono stati completati i collaudi funzionali e la condotta è entrata pienamente in servizio.
– A Santarcangelo, la messa in servizio del serbatoio esistente. Nel corso del 2022 è stata redatta la progettazione esecutiva delle opere necessarie all’attivazione del serbatoio di Santarcangelo, che ha consentito di procedere con l’affidamento dei lavori affidare i lavori nel 2022. Nell’ambito di tale intervento rientra anche la posa di condotte adduttrici, la cui realizzazione è stata delegata al gestore HERA SpA in concomitanza alla posa effettuata dalla stessa di condotte distributrici.
– A Forlimpopoli, il nuovo magazzino. Sono state ultimate le operazioni di collaudo ed il nuovo magazzino è entrato in servizio nel corso del 2022.
– A Capaccio, l’implementazione di un sistema di ultrafiltrazione, potabilizzazione e revisione by pass galleria di derivazione. Implementazione di un sistema per il trattamento del volume delle acque di contro lavaggio e scarico ciclofloc: nel 2022 sono stati ottenuti i nulla osta autorizzativi e la progettazione esecutiva è stata validata a fine 2022. Completata e validata la progettazione esecutiva, i lavori sono iniziati e si concluderanno entro l’estate 2023.
– Infine l’intervento principale dal punto di vista strategico, la “Terza Direttrice”, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera. Conclusa la procedura per l’accesso ai fondi per l’esecuzione delle indagini geognostiche, dei rilievi topografici e delle verifiche archeologiche, con gare per l’affidamento di queste attività (per oltre 1 mln/euro) ed avvio progettazione definitiva all’inizio del 2023.
A queste voci principali, si aggiunge per il 2022 una quota di circa 3,5 milioni di euro per manutenzioni straordinarie.
Gli investimenti sull’energia
Nel 2022 i kWh acquistati di energia elettrica sono stati pari a 35.575.810 KWh, cui si aggiungono 2.126.448 kWh consumati in autoproduzione da impianti idroelettrici e fotovoltaici; si rileva un incremento negli acquisti sia rispetto al budget che rispetto all’anno precedente (+2,6 mln/KW) per una meno favorevole annata idrologica, tuttavia è soprattutto l’incremento del prezzo medio di acquisto ad avere portato i costi di acquisto di energia del 2022 a 13.818.696 euro, valore superiore di oltre 9,3 mln/euro all’anno precedente, il costo medio di acquisto pari a 0,3884 euro/Kw è incrementato del 184% rispetto al 2021. I ricavi per la vendita di energia da impianti idroelettrici e fotovoltaici, al netto delle rettifiche disposte dal governo a seguito degli incrementi dei prezzi dell’energia venduta, sono stati di 999.201 euro per 8.662.061 Kw (quantitativi inferiori di 0,8 mln/kW al 2021).