Alla lavoro per ripristinare l’operatività di Villa Serena: interventi e visite trasferiti il altre strutture
Proseguono a pieno ritmo gli interventi per riportare il prima possibile alla completa operatività Villa Serena, struttura sanitaria del Gruppo OPF coinvolta dagli effetti dell’alluvione che ha colpito la città, in particolare dall’esondazione del vicino fiume Montone. Primo passo, ripristinare la piena efficienza dell’impianto elettrico, in parte compromesso dall’acqua che si è introdotta nel vano interrato dell’edificio. Si potrà così riprendere prima l’attività ambulatoriale specialistica (visite ed esami), poi quella chirurgica. La disponibilità -in emergenza- di un generatore esterno ha infatti permesso di gestire i reparti medici con sufficiente tranquillità, limitando al massimo la necessità di trasferire i pazienti a Villa Igea, non interessata dall’alluvione.
In attesa della piena ripresa delle attività a Villa Serena, le altre due strutture forlivesi del Gruppo, la clinica Villa Igea ed il poliambulatorio Villa Orchidee, amplieranno i propri orari di servizio. Un esempio per tutti, il blocco operatorio di Villa Igea sarà operativo 7 giorni su 7 per almeno 12 ore diurne. Anche il Poliambulatorio Centro Medico Cervia, con sede a Montaletto, più recente acquisto del Gruppo, amplierà la propria disponibilità per visite ed esami. In questa fase di riorganizzazione, eventuali variazioni agli appuntamenti già fissati saranno comunicate agli utenti direttamente dagli operatori del Gruppo.
“Un grazie dal profondo del cuore ai nostri infermieri, operatori socio-sanitari, manutentori e medici che hanno permesso di superare questa emergenza. Nessuno di loro ci ha fatto mancare la propria disponibilità sin dalla notte più difficile dell’alluvione – afferma il dottor Davide Dell’Amore, direttore sanitario di OPF – così come tutte le maestranze che anche in queste ore sono al lavoro per le necessarie verifiche tecniche. Un ringraziamento particolare va all’impresa PI2000 che nel momento di massima criticità e di difficile collegamento con le strutture deputate alla gestione dell’emergenza, ci ha fornito gli strumenti utili per superare il completo blackout elettrico”.