“La mia mamma è bellissima”: torna il crowdfunding Ior a favore delle donne in chemioterapia
Dopo una lunga pausa causata dalle ben note misure emergenziali imposte per arginare la pandemia da covid-19 l’Istituto Oncologico Romagnolo torna con il crowdfunding che ha unito la Romagna sotto il segno della lotta contro il cancro al femminile: “La mia mamma è bellissima”, raccolta fondi giunta alla sua quarta edizione a sostegno delle donne costrette ad affrontare l’effetto collaterale più temuto della chemioterapia, ovvero la calvizie. “Gli occhi puntati possono ferire – ha spiegato Anna, una paziente oncologica in occasione della precedente iniziativa, conclusasi il giorno di San Valentino del 2020 – siamo spesso costrette dal timore del giudizio altrui a nascondere il segno più visibile della nostra malattia perché sappiamo che i passanti che incontriamo per strada, guardandoci, non vedrebbero noi ma solo il nostro tumore. Ma non è solo una questione di ciò che pensano gli altri: a volte il giudizio più difficile da affrontare è quello che diamo di noi stesse. Tutte le volte che ci osserviamo allo specchio e ci vediamo stanche, sofferenti, o addirittura non ci riconosciamo e fatichiamo a ricordare l’aspetto che avevamo prima della diagnosi, facciamo un piccolo passo verso il baratro”.
Una sensazione diffusa e condivisa da tante altre pazienti, per contrastare la quale l’Istituto Oncologico Romagnolo propone da più di dieci anni il “Progetto Margherita”. Molto più di un semplice servizio di donazione di parrucche oncologiche, il “Progetto Margherita” è un incontro in cui la donna con diagnosi di tumore viene accolta da una volontaria formata alla compagnia e ascolto ma soprattutto da una parrucchiera che presta gratuitamente la propria professionalità ed esperienza per accompagnare nella scelta della miglior acconciatura per taglio e colore. “Le signore che riceviamo spesso entrano nei nostri uffici timorose, preoccupate, con un peso sul cuore – spiega Silvia, volontaria per la sede Ior di Forlì – sono abbattute dalla malattia e dal fatto di non riconoscersi allo specchio, e credono che una parrucca non possa cambiare di molto questa situazione: al contrario, a volte temono di peggiorare la situazione e sembrare quasi ridicole. Ma in quel lasso di tempo che dedichiamo loro si sentono ascoltate e alla fine escono dai nostri uffici quasi sempre col sorriso sulle labbra. Magari poi a casa la parrucca non la utilizzeranno nemmeno: ma anche solo la consapevolezza di averla per ogni evenienza le fa sentire più sicure, protette”. La conferma arriva da Cristina, una paziente che ha lasciato in questi giorni una testimonianza toccante sul profilo Facebook dello Ior: “In un primo momento ero scettica: la paura della malattia, la paura della parrucca. Poi un giorno mi sono detta: ‘Basta, io devo andare!’. Appena ho varcato la porta della sede di Ravenna ho trovato una grande famiglia, professionalità, umanità e soprattutto gentilezza. Inizialmente non accettavo la parrucca, poi insieme alla parrucchiera volontaria abbiamo chiacchierato e piano piano ho iniziato a prendere coraggio”.
Alla luce di queste parole non stupisce quindi che ogni anno siano più di 400 le pazienti che decidono di approfittare del “Progetto Margherita”, cosa che lo rende uno dei servizi gratuiti messi a disposizione dallo Ior più apprezzati e utilizzati. “La parrucca non fa parte del percorso di cura in senso stretto, ma può essere altrettanto potente – spiega il direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi – nessuno deve affrontare il cancro da solo: a maggior ragione una donna costretta a sopportare, oltre al peso della diagnosi e della malattia, anche l’ulteriore carico emotivo della calvizie. La perdita dei capelli ha un impatto negativo sulla qualità di vita e sul benessere psicologico della paziente tale da rendere il momento della prima ciocca perduta quello più temuto dell’intero percorso di cura. Per questo torniamo a lanciare il crowdfunding ‘La mia mamma è bellissima’: la nostra intenzione è quella di espandere il servizio nella maggior parte delle nostre sedi sparse sul territorio ed accogliere quante più donne possibili. Sappiamo che la Romagna è sempre stata molto sensibile a questo appello: l’ultima edizione, datata 2020, nata con un obiettivo di 10.000 euro, ha creato un’ondata di solidarietà e ha portato a raccogliere più di 51.000 euro, frutto della generosità di ben 2275 sostenitori. Un’autentica mobilitazione: un fuoco che auspichiamo non si sia spento a causa della pausa imposta dalla pandemia, perché se il covid ha un po’ imposto una pausa alle nostre vite per come le conoscevamo di sicuro il cancro non si è arrestato. Ci sono ancora tante donne che soffrono e che vanno aiutate a non sentirsi sole in questa battaglia”.
Ogni persona che vorrà contribuire alla causa del “Progetto Margherita” avrà la possibilità di donare direttamente online sulla piattaforma dello IOR www.insiemeachicura.it per circa un mese: la raccolta fondi terminerà mercoledì 8 marzo, Festa della Donna. La donazione online non sarà comunque l’unica modalità per contribuire: saranno circa 150 i saloni di parrucchieri sparsi in tutta la Romagna che esporranno all’interno del proprio esercizio commerciale i salvadanai a sostegno de “La mia mamma è bellissima”, rendendosi di fatto dei promotori e testimonial.