Gal L’Altra Romagna, aperto il bando per la creazione di agriturismi e fattorie didattiche
Il Gal – L’Altra Romagna ha pubblicato la seconda edizione del bando “Creazione e sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche”. Una dotazione finanziaria di quasi € 400.000 è destinata ad imprenditori agricoli dell’Appennino romagnolo nel territorio di riferimento del Gal – L’Altra Romagna. Scopo dell’azione è incentivare la diversificazione delle attività agricole nei comuni appenninici più sensibili alle tematiche dello sviluppo e sostenere contestualmente le attività nei territori con la presenza di agricoltura intensiva moderna, specializzata e rispettosa dell’ambiente e del territorio. Il contributo, erogato nella percentuale del 50% della spesa ammissibile per le aree più svantaggiate e del 40% della spesa ammissibile per le altre zone del territorio, prevede il cofinanziamento per spese di intervento che riguardano il recupero, la ristrutturazione e l’ampliamento dei fabbricati rurali, nonché l’ampliamento e l’allestimento di strutture fisse accessorie per attività ricreative, sportive, culturali, sociali, didattiche e per il tempo libero nonché interventi in locali da destinare a laboratori finalizzati al compimento di attività sociali.
La scadenza del bando è prevista per il 3 aprile 2023 e destinatari della misura sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, con oggetto d’impresa l’esercizio di attività agricola ai sensi dell’art 2135 Cod.Civ. Devono inoltre, ai fini dell’ammissibilità della domanda di sostegno, essere regolarmente iscritti all’anagrafe regionale delle aziende agricole, rientrare nelle definizioni di micro e piccola impresa come stabilito dal Reg. UE 702/2014 e rispettare le condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale dipendente. Infine, non sono ammissibili al sostegno progetti che comportano una spesa ammissibile complessiva inferiore ad euro 20.000. Sostenere ed incentivare l’attività agricola significa anche promuovere l’economia attraverso il fenomeno turistico rurale che può trovare il suo sviluppo nei beni e servizi offerti da strutture agrituristiche (quali visite guidate o coinvolgimento in attività agricole) e tramite tutta una serie di attività che possono espletarsi in contesti agresti (sport, benessere).
“Negli ultimi anni si assiste alla nascita di una domanda turistica diversificata – commenta il presidente Bruno Biserni – incentrata sul desiderio di sperimentare forme di fruizione più attente ai valori del territorio e rispecchiante il bisogno di fuggire da realtà di massa e di connettersi con la natura. Questo rappresenta una buona opportunità di sviluppo economico delle zone rurali”.