Confagricoltura sulla Legge di Bilancio: “Soddisfazione, ma andava snellita la burocrazia per il lavoro occasionale”
Soddisfazione per le molte misure inserite ma anche qualche perplessità, soprattutto a livello burocratico, per quanto riguarda la nuova norma del lavoro occasionale nel settore agro-alimentare, da sempre uno dei cardini dell’economia italiana e romagnola. È questo il pensiero di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini in seguito alle misure contenute nella Legge di Bilancio approvata dal Parlamento.
“Abbiamo accolto con favore il significativo esonero Irpef per i redditi dominicali e agrari per il 2023″, spiega il presidente Carlo Carli. “Molto bene, inoltre, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”, strategica per incentivare l’accesso al credito. Di grande rilevanza anche il sostegno alle imprese con il rifinanziamento delle Garanzie Ismea per agevolare gli interventi delle banche a favore delle PMI in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse. A proposito di investimenti, accogliamo con favore l’istituzione del Fondo per l’innovazione in agricoltura da 75 milioni, così come le agevolazioni fiscali per la vendita dei terreni agricoli ai giovani agricoltori e dei terreni agricoli in montagna: sono misure che possono incentivare il ricambio generazionale e lo sviluppo in territori marginali; anche perché parallelamente sono stati stanziati 20 milioni per l’imprenditoria giovanile e femminile”.
Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini plaude anche la decisione di prorogare il termine per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli, misura ancora non sufficiente a causa delle pesanti conseguenze del conflitto russo-ucraino “ma di particolare rilevanza per il settore agro-alimentare”. Nella Legge di Bilancio sono stati particolarmente apprezzati anche gli interventi sulla fauna selvatica, l’emergenza brucellosi, la flavescenza e il mal secco degli agrumi. In questo caso, anche per il futuro, l’auspicio è quello di “cercare di pianificare interventi più strutturali e meno emergenziali – spiega Carli – in modo tale da poter pianificare al meglio il lavoro da svolgere, facendo esperienza delle difficoltà incontrate negli ultimi anni”.
Per Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini la preoccupazione più importante arriva per il tema del lavoro, argomento su cui l’organizzazione si era spesa particolarmente con i candidati del territorio durante la campagna elettorale, elaborando anche il documento “Produrre non è peccato!”. “La nuova normativa sul lavoro occasionale di 45 giorni in agricoltura desta qualche perplessità – spiega Carli – in quanto è una sorta di forma ibrida tra lavoro dipendente e occasionale, senza di fatto semplificare la vita all’impresa. Gli adempimenti da svolgere per le aziende agricole sono gli stessi del lavoro dipendente, sia pure con cadenze più rarefatte, cioè alla fine del rapporto. Si poteva fare sicuramente meglio per un tema – quello della mancanza della manodopera – che è particolarmente sentito soprattutto nel periodo estivo e che bisogna cercare di arginare semplificando soprattutto le procedure di assunzione a carico delle imprese agricole”.