Forlì.Soglie, i linguaggi del contemporaneo si incontrano al Teatro Felix Guattari di Forlì
Sabato 29 ottobre 2022 al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del Fuoco, 3) una serata dedicata all’incontro tra diversi linguaggi del contemporaneo in dialogo e scambio reciproco all’interno della seconda edizione di Forlì.Soglie – ricerche nel presente, 100 accadimenti di arte e sperimentazione, progetto innovativo che dal teatro alla musica, dal cinema alla filosofia, dalla rigenerazione urbana alle arti performative e multimediali, raccoglie esperienze e ricerche artistiche di sette realtà culturali forlivesi, legate alle pratiche del presente e del contemporaneo, indagate attraverso discipline differenti, ma tra loro dialoganti.
Si comincia alle 21.00 con Il Presente, emozionante performance teatrale di Masque Teatro con Eleonora Sedioli; regia, ideazione e macchine di Lorenzo Bazzocchi. Attraverso le trasformazioni che il suo corpo percorre, la performer Eleonora Sedioli mette in scena il respiro del tempo. “La rigorosa attenzione al dettaglio – scrive Tania Bedogni su Pac – rende le opere di Masque Teatro accadimenti perfetti. E dove prima si è assistito all’atto creativo come scissione nel corpo, ora si osserva un esempio di simbiosi tra questo e la macchina. Piccole luci colorate evidenziano, nel buio della sala, un’affascinante architettura organica di cavi, pistoni pneumatici e leve. Una lastra di acciaio sospesa, dalla linea sinusoide, accoglie la Figura raccolta che, attraverso un lento dispiegamento, occupa tutta la lunghezza del profilo della lamiera: è misurato equilibro di linee che combaciano e aderiscono. Il ritmo segue il saliscendi del respiro, accentuato dal suono dell’aria che alimenta i pistoni, unica variazione sonora rispetto al monotono rumore di fondo che accompagna tutta la performance. Il metallo si tende e si flette al pari dei tendini e della pelle della Sedioli. Non c’è separazione fra materia vivente e materia inerte; è danza di ibrida armonia”. Lo spettacolo ha il sostegno ed il contributo di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Alle 21.30 si prosegue con Area Sismica, che propone i tellKujira in concerto, quartetto definito “ d’avanguardia, stilisticamente apolide, a tratti ipnotico”, composto da Ambra Chiara Michelangeli alla viola, Francesco Diodati e Stefano Calderano alla chitarra elettrica e Francesco Guerri al violoncello. Tell Kujira nasce nell’autunno 2020, da allora ha autoprodotto una serie di residenze artistiche, concentrandosi su improvvisazione e scrittura collettiva, instant composition, timbro, strumenti preparati, accordature alternative. È in questo solco che è nato un percorso musicale flessibile, alla continua ricerca di struttura. “Abbiamo da subito immaginato questo quartetto – precisano i componenti – come una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini. In virtù di questa scelta cameristica, ogni individualismo è stato messo da parte in favore di un “Noi”, di un centro focale che fosse anche il centro della nostra musica. Lo studiare insieme in un’ottica forzatamente non volta da subito alla performance è diventato il vettore principale per l’emancipazione del quartetto dalle singole individualità e per la ricerca di un linguaggio comune”. TellKujira è prodotto da Area Sismica con il contributo di Emilia Romagna Music Commission.
A seguire, alle 22.30 Sedicicorto presenta il docufilm di Alessandro Scilitani Centoventi Contro Novecento (Italia 2019) sulla memorabile partita di calcio tra due troupe cinematografiche epocali. Marzo 1975. In una domenica di primavera, sul campo del parco della Cittadella di Parma, si affrontano due singolari squadre di calcio. La rappresentativa della troupe di Salò o le Centoventi giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini contro quella di Novecento di Bernardo Bertolucci. Due film che segneranno la storia del cinema italiano e che si stanno girando negli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza. Sarà una partita epica, leggendaria nei racconti della gente di cinema che vi partecipò, ma praticamente sconosciuta al pubblico. Ricostruendo minuziosamente la storia di quella domenica e la memoria ancora viva dei protagonisti, il film tocca diversi argomenti: l’atmosfera dei set di quei due grandi film del cinema italiano, il rapporto contrastato fra Pasolini e il suo ex-allievo Bertolucci, il legame fra quest’ultimo e le radici parmigiane e contadine. Su tutto aleggia, come un filo rosso, il rapporto fra Pier Paolo Pasolini e il calcio: passione inesauribile, pratica continua e quasi ossessiva, espressione di pura vitalità, addirittura di una felicità possibile.
Forlì.Soglie, ideato nel 2020 e composto da: Area Sismica con Forlì Open Music, Città di Ebla con il Festival Ipercorpo, Masque teatro con Crisalide Festival, Sedicicorto con Sedicicorto Forlì International Film Festival, Spazi Indecisi con il progetto In Loco, Sunset con Meet The Docs! Film Fest e Vertov Project con Ibrida Festival, ha dato vita a un comitato per creare una relazione e un dialogo tra sette realtà culturali del territorio, che decidono, quindi, di mettere a sistema i propri dispositivi artistici, con lo scopo di generare un cambiamento di stato. Forlì.Soglie si presenta come l’esito di un percorso che, da un lato, rispetta le singolarità che vi partecipano, che non si deprimono nell’identità unitaria, ma anzi esaltano le proprie peculiarità nel confronto reciproco, dall’altro traccia diversi anni e differenti modalità di collaborazione proficua già in essere tra alcune delle sette realtà.