Al Ceub di Bertinoro si è parlato di sicurezza sul lavoro con Cgil, Cisl e Uil di Forlì-Cesena

Si è svolto questa mattina, presso il Ceub di Bertinoro, l’Attivo dei Rappresentanti Lavoratori Sicurezza, di Cgil, Cisl, Uil della Provincia Forlì-Cesena. Il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro continua ad essere un tema urgente, i dati nazionali riportano un quadro allarmante: dall’inizio dell’anno le morti sul lavoro sono più di 670, una media di quasi tre morti al giorno, con il 14% dei decessi nel settore edilizia, preoccupano particolarmente anche i dati della logistica/trasporti, dell’agricoltura e del settore metalmeccanico.

La Provincia di Forlì-Cesena purtroppo nel corso di quest’anno ha visto l’aumento degli infortuni rispetto ai numeri registrati lo scorso anno, la corsa alla ripartenza, dopo i mesi di rallentamento della produzione e del lavoro dovuti alla pandemia, non può avvenire a discapito della salute o addirittura della vita delle persone.  “Salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici non sono merce di scambio – affermano Cgil, Cisl, Uil della Provincia di Forlì-Cesena – lo scorso settembre come sigle sindacali confederali abbiamo sottoscritto con la Provincia di Forlì-Cesena il Protocollo per la promozione della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro negli appalti, questa è solo il punto di partenza per creare un mondo del lavoro che metta al centro le persone, anziché perpetrare una deumanizzazione di lavoratori e lavoratrici per il mero profitto. Gli algoritmi e il precariato non possono ricattare le persone, questo non è normale”.

Aumentare i controlli nei luoghi di lavoro per garantire salute e sicurezza deve essere una priorità non solo dei sindacati ma anche della politica, e soprattutto quella locale, chiediamo quindi alle istituzioni di impegnarsi per ottenere un aumento degli Ispettori Territoriali del Lavoro. Nel corso della mattinata sono intervenuti Silla Bucci segretaria generale Cgil Cesena che ha ribadito: “Tutte le imprese devono rispettare le persone e le tutele sul lavoro, non possiamo e non dobbiamo fare sconti sui diritti, servono più controlli”;

Gessica Allegni, sindaca di Bertinoro, e Enzo Lattuca, presidente Provincia Forlì-Cesena, e Rls e Rlst del territorio provinciale; il dibattito è stato coordinato da Francesco Marinelli Segretario Generale Cisl Romagna che ha ricordato: “I decessi sul lavoro costituiscono un costo di vite umane e un costo sociale, e investire sulla sicurezza per l’impresa deve essere considerato un investimento per il futuro e non un costo”. Le conclusioni sono state affidate a Gennaro Prezioso Responsabile Sicurezza Uil Forlì e Uil Cesena, che ha sottolineato: “Non ci dobbiamo abituare alle morti e agli infortuni sul lavoro, è un’emergenza e come tale deve essere affrontata”.

I lavoratori e le lavoratrici Rls e Rlst delle tre sigle sindacali hanno posto l’attenzione su temi purtroppo attuali: le malattie professionali, di cui si parla troppo poco, malattie che quando colpiscono vanno a vanno a condizionare tutta la vita della persona, anche quella familiare e privata; i numeri dello stress da lavoro correlato continuano a crescere, il diritto alla disconnessione esiste nei contratti ma troppo spesso non viene rispettato, e a volte le persone ricorrono all’uso di farmaci per sopperire il carico di stress; in numerosi contesti lavorativi i carichi di lavoro sono importanti e il tempo e poco,  di conseguenza si riduce l’attenzione e si mette a rischio la propria vita e quella altrui; le persone non devono essere trattate come numeri, non possono essere inserire in un contesto che non conoscono senza un’adeguata formazione né preparazione, questo è pericoloso. L’aumento della sicurezza nei luoghi di lavoro è una battaglia per la civiltà, per tutte queste ragioni e per ribadire queste istanze Cgil, Cisl, Uil si sono ritrovate a Roma, il 22 ottobre, per la manifestazione unitaria e nazionale, per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro, più tutele sulla salute di lavoratrici e lavoratori e dire basta alle stragi sul lavoro.