Imprese artigiane: anche in provincia di Forlì-Cesena crescono quelle attive
I dati elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna confermano la rilevanza, la diffusione e la centralità dell’artigianato per la provincia di Forlì-Cesena. Positivo il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese registrate; crescono le imprese attive in particolare con riferimento al comparto delle Costruzioni. Stabili nel settore Alloggio e ristorazione, mentre sono in flessione negli altri settori. Continua l’incremento delle società di capitale.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di Commercio su dati Infocamere, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel secondo trimestre del 2022, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, riporta 510 iscrizioni al Registro imprese e 282 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di +282 unità (il margine nel secondo trimestre del 2021 fu pari a +129 imprese). In termini relativi, il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane registrate è pari al +1,60%, superiore al dato regionale (+0,62%) e nazionale (+0,57%).
Al 30 giugno 2022 le imprese artigiane attive sono 21.730, +1,8% rispetto al medesimo periodo del 2021; il dato è migliore del trend regionale (+0,2%) e in controtendenza rispetto a quello nazionale (-0,4%). Le imprese artigiane attive sono circa un terzo (il 30,2%) delle imprese attive totali, a fronte del 31,1% dell’Emilia-Romagna e al 24,7% dell’Italia. Le imprese giovanili artigiane sono 1.671 e incidono per il 7,7% sul totale delle imprese artigiane attive; incidenza superiore a quella delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive, pari 6,6%. Le imprese femminili artigiane sono 3.702 e rappresentano il 17,0% del totale delle imprese artigiane attive, dato inferiore all’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive che è del 21,3%.
Con riferimento ai settori di attività, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 40,8% del totale delle imprese artigiane attive e sono in aumento del 4,4%; il 19,9% opera nel comparto del Manifatturiero (-0,5%), il 12,7% nelle “Altre attività di servizi” (+0,5%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana (8 imprese su 10 sono artigiane). In flessione (-1,4%) i comparti del Trasporto e magazzinaggio (pari al 7,3% delle imprese artigiane) e del Commercio (-0,8% la dinamica, 5,2% l’incidenza), mentre le imprese nelle attività di Alloggio e ristorazione (5,1% l’incidenza sul totale artigianato) sono sostanzialmente stabili (-0,2%). Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 73,1%), sono in aumento del 2,4%. Le società di capitale, che costituiscono l’8,0% delle imprese artigiane del territorio, sono in aumento del 6,8%.
“La natalità delle imprese artigiane nelle nostre province – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna – è più elevata di quella in Emilia-Romagna e in Italia e, allo stesso tempo, la mortalità è più contenuta. Aumenta, perciò, in termini tendenziali, l’intensità imprenditoriale, cioè la numerosità delle imprese attive e l’imprenditorialità artigiana, ossia l’incidenza dell’artigianato sul totale delle imprese. Tutti elementi positivi che confermano l’importanza, la resilienza e la reattività del sistema artigiano locale. I dati ci dicono, infatti, che le iscrizioni nel secondo trimestre di quest’anno sono aumentate del 27,8%, in termini assoluti il dato più elevato dal 2013 ad oggi, mentre le cessazioni sono sostanzialmente stabili rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. In questa dinamica è centrale e predominante l’effetto traino del settore costruzioni, come confermano anche i dati della congiuntura di Unioncamere Emilia-Romagna, mentre la manifattura risulta in ridimensionamento, i servizi di Alloggio e ristorazione stabili e le imprese artigiane nei Trasporti in continua flessione. Nonostante il trend crescente, la media delle iscrizioni 2020-2022, pari a 383 imprese, è ancora inferiore a quella del periodo 2017-2019, che era di 410 imprese. È difficile oggi fare previsioni di possibili scenari di espansione a causa dei fattori negativi contingenti, dai rincari di materie prime, energia, carburanti ed effetti collaterali del conflitto tra Russia e Ucraina. Resta fermo e forte l’impegno della Camera di commercio, anche facendo rete con altre Istituzioni e Organismi, per sostenere il nostro tessuto economico e sociale”.
Sistema imprenditoriale: focus provincia di Forlì-Cesena
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di Commercio su dati Infocamere, in provincia di Forlì-Cesena l’artigianato appare rilevante, diffuso e centrale nella struttura economica del territorio: al 30 giugno 2022, infatti, il 32,3% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 31,1% dell’Emilia-Romagna e al 24,7% dell’Italia. Alla data in esame sono presenti 11.856 imprese artigiane attive, in aumento dello 0,7% rispetto al medesimo periodo del 2021 (+0,2% in Emilia-Romagna, -0,4% a livello nazionale). Le imprese giovanili artigiane sono 858 e incidono per il 7,2% sul totale delle imprese artigiane attive, incidenza superiore a quella delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive, pari 6,3%. Le imprese femminili artigiane sono 2.061 e rappresentano il 17,4% del totale delle imprese artigiane attive, dato inferiore all’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive che è del 20,8%.
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 39,9% del totale artigianato e risultano in notevole crescita rispetto ai 12 mesi precedenti (+3,0%). Il 20,9% opera nel settore Manifatturiero (-0,8% la dinamica), il 12,7% nelle “Altre attività di servizi” (-0,4%) – che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana (8 imprese su 10 sono artigiane) – e il 7,9% nel trasporto e magazzinaggio (-2,7% la dinamica). Stabili le attività artigiane relative all’Alloggio e ristorazione (4,5% l’incidenza).
Rispetto al 30 giugno 2021, a livello sub provinciale e di aggregazioni territoriali si riportano alcune differenze nella dinamica tendenziale delle imprese artigiane, che nel comprensorio di Cesena (che costituisce il 54,7% delle imprese artigiane totali della provincia) risulta stabile (+0,1%), mentre è in flessione dello 0,7% nel comune di Cesena. Nel comprensorio di Forlì, invece, le imprese artigiane crescono dell’1,5%; +1,6% nel comune di Forlì. Nelle Vallate la crescita è dello 0,6% e nell’area del Basso Rubicone si registra un +1,6%, territori questi ultimi caratterizzati da una intensità dell’artigianato superiore al dato medio provinciale. Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,7%), sono in aumento dell’1,3%; analogamente le società di capitale (+5,9%), con una dinamica sovrapponibile a quella degli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia), e costituiscono il 7,8% delle imprese artigiane provinciali.