Credito e risparmio: numeri importanti dal Fondo di garanzia per il periodo emergenziale
Nel 1° semestre 2022, in provincia di Forlì-Cesena, aumentano i prestiti alle imprese e alle famiglie, mentre risulta in flessione il risparmio finanziario. Crescono i depositi, anche se in rallentamento, e calano i titoli a custodia. Per ciò che riguarda la qualità del credito, si registra un aumento del tasso di deterioramento. Numeri importanti, infine, per il credito assistito dal Fondo di garanzia, che ha visto la fine del regime emergenziale da covid-19 al 30 giugno 2022.
“Ci troviamo in uno scenario complesso – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna – nel quale l’accesso al credito è fondamentale e rispetto al quale sono in corso cambiamenti importanti. In questa fase, le imprese si trovano in una posizione critica e necessitano di particolare attenzione: devono pagare il debito contratto durante la pandemia e, contemporaneamente, far fronte al caro energia, con costi che bruciano margini e cassa. Per quanto riguarda le nostre province, si rileva un aumento dei depositi, ma con un rallentamento nella crescita dovuta alle maggiori spese causate dell’alta inflazione. Diminuiscono anche gli investimenti in titoli, nei fondi, in particolare. Tale diminuzione è imputabile alle perdite di valore, che si stanno verificando nelle principali borse, anche causa guerra russo-ucraina che alimenta forti tensioni e speculazioni nei mercati finanziari, per cui molti preferiscono, al momento, non adottare, o ridurre fortemente, queste forme di investimento. Desidero in questa occasione, ringraziare la Banca d’Italia, sede locale e centro studi regionale, con i quali il nostro Osservatorio economico ha un ottimo rapporto di collaborazione che dura da anni e che ci consente di analizzare dati aggiornati e puntuali per monitorare l’andamento del credito alle imprese. L’accesso al credito e le azioni per agevolare il dialogo fra sistema bancario e sistema imprenditoriale sono infatti, da sempre, una delle linee prioritarie della Camera della Romagna”.
I temi del credito e del risparmio sono monitorati attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili; l’analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati, mentre per maggiori approfondimenti si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d’Italia.
Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Forlì-Cesena
In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 30/06/2022 i prestiti totali ammontano a 11.518 milioni di euro (8,3% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 59,3% alle imprese, 37,0% alle famiglie e 3,7% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 30 giugno 2021 si registra un incremento del 3,2% dei prestiti concessi (+4,0% a livello regionale); nel dettaglio, aumentano i prestiti alle imprese del 2,2% (+4,4% alle medio-grandi, -5,5% alle piccole) e quelli alle famiglie del 5,8%. Riguardo ai prestiti alle imprese, risultano in crescita quelli verso il macrosettore dei servizi (+6,4%) e il manifatturiero (+6,0%), in diminuzione quelli verso le costruzioni (-5,5%).
In crescita il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,5% nel secondo trimestre 2022, rispetto allo 0,8% fatto segnare nel secondo trimestre 2021. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 30/06/2022 l’ammontare risulta di 18.554 milioni di euro (7,2% dell’Emilia-Romagna): il 67,9% è costituito dai depositi bancari, il restante 32,1% dai titoli a custodia. Rispetto al 30 giugno 2021 si riscontra un decremento del risparmio totale dell’1,9% (-1,3% in regione), causato dalla decisa diminuzione degli investimenti in titoli (-9,3%), mentre continuano ad aumentare, pur ad un ritmo inferiore rispetto ai periodi precedenti, i depositi (+2,0%); in merito ai primi, si evidenzia la variazione negativa dei titoli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 54,1% dei titoli in portafoglio (-7,6% annuo), a cui si contrappone quella positiva degli investimenti in titoli di Stato (+1,8%).
In relazione al Fondo di Garanzia per le Pmi, la cui operatività è stata modificata e ampliata dalle specifiche disposizioni per il contrasto della crisi da Covid-19, dal 17 marzo 2020 al 30 giugno 2022 in provincia di Forlì-Cesena sono state accolte 23.082 operazioni di finanziamento (9,1% del totale regionale), di cui il 40,6% riferite ad operazioni entro i 30mila euro, pari a 63 ogni 100 imprese attive (63 anche in Emilia-Romagna, 53 in Italia); l’importo finanziato complessivo ammonta a 2.327 milioni di euro mentre l’importo finanziato medio risulta di 101mila euro (98mila euro in Emilia-Romagna, 92mila euro in Italia). L’anno 2021 è stato caratterizzato da una minore domanda di credito, assistito da tale garanzie, rispetto al 2020 (anno di inizio pandemia); nello specifico, nel 2021 si riscontrano 7.866 domande pervenute, contro le 13.349 del 2020, con una diminuzione del 41,1%.