Bertinoro, riuniti al Ceub i direttivi della Fiom di Forlì e di Cesena
Martedì 6 settembre, al Ceub di Bertinoro si sono riuniti i direttivi della Fiom Forlì e della Fiom Cesena, per discutere della situazione sociale, industriale e occupazionale dei metalmeccanici del territorio provinciale, in prospettiva di un autunno e di un futuro che si presenta di straordinaria complessità per le lavoratrici ed i lavoratori del settore. Ne hanno discusso alla presenza, per la prima volta in questi territori, del segretario generale della Fiom Michele De Palma, del segretario della Fiom Emilia Romagna Samuele Lodi, e delle segretarie generali delle Camere del Lavoro di Forlì e Cesena Maria Giorgini e Silla Bucci.
Le delegate e i delegati di produzione, insieme alle segreterie territoriali, si sono confrontati sulla realtà che stanno vivendo nelle aziende e fuori da esse. In una discussione ampia in cui è emersa forte preoccupazione per una situazione comune tra tutte le lavoratrici ed i lavoratori. Dai segretari, nazionale, regionale e territoriali, ai delegati, tutti hanno sottolineato le preoccupazioni legate all’inflazione, al caro energia che sta impoverendo tutte e tutti, e che sta determinando il fermo, per ora, di alcune aziende che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, che aumenterà nei prossimi mesi. I Governi sono spesso lontani dai problemi del mondo del lavoro; si tratta di questioni che vanno affrontate urgentemente, e che richiedono risposte urgenti e straordinarie, come straordinariamente drammatica è la situazione sociale ed economica di tante, troppe persone, e sempre di più lo sarà. La Fiom, la Cgil qui e a tutti i livelli non resteranno zitti e buoni se non saremo ascoltati su questi temi da questo e dai prossimi Governi.
E se la politica pare interessarsi del lavoro solo in campagna elettorale, la Fiom, a tutti i livelli, territoriale, regionale e nazionale, farà sentire la sua voce, ovvero la voce di chi per vivere deve lavorare: a partire dal tema dei salari, inadeguati rispetto all’inflazione e troppo tassati rispetto a rendite e grandi patrimoni. Perché la ricchezza c’è e sempre di più ingiustamente resta nelle mani di chi è già ricco. La mobilitazione iniziata il 16 dicembre dello scorso anno con lo sciopero generale, continuata il 18 giugno con la manifestazione a Roma, continuerà con l’Assemblea nazionale Cgil a Bologna il 14 settembre prossimo, e con altre iniziative territoriali e nazionali che si stanno decidendo in questi giorni. Perché il mondo del lavoro e il valore del lavoro deve ritornare al centro dell’attenzione e dell’agenda politica, qualunque Governo ci sarà dopo le elezioni.