Cia Romagna, la crisi di governo non blocchi i sostegni all’agricoltura colpita da siccità e rincari
“L’attuale situazione di stallo – sottolinea Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna – non deve impedire in alcun modo che vengano portati avanti interventi necessari e urgenti ad aiutare famiglie e settori in difficoltà, come l’agricoltura. Il presidente di Cia nazionale, Cristiano Fini, in questi giorni a Palazzo Chigi per gli incontri tra parti sociali e premier Mario Draghi sul nuovo Decreto Aiuti, riferisce che c’è stato l’impegno dell’esecutivo ad accogliere le nostre istanze”. In particolare, Cia chiede che lo stallo politico non impedisca l’estensione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo, una proroga indispensabile per arginare il caro-carburante, arrivato al prezzo insostenibile di 1,60 euro al litro, e che fa il paio con il raddoppio dei costi di energia, concimi e fertilizzanti. Allo stesso modo, occorre anche la sterilizzazione strutturale del sistema di accise sui carburanti e la definitiva eliminazione degli oneri di sistema.
Altrettanto importante è non ritardare ancora l’approvazione del Decreto Flussi, atteso a settembre, per l’assunzione di 130 mila lavoratori stagionali, così come procedere senza intoppi sul Decreto Siccità, con risorse finanziarie necessarie a garantire agli agricoltori misure di aiuto, prevenzione e compensazione rispetto alle eccezionali avversità causate dall’emergenza idrica e che già hanno causato danni per oltre 3 miliardi. Poi ancora, sul versante Ue, Cia chiede la modifica delle norme sugli aiuti di Stato per consentire il riconoscimento di aiuti alle imprese agricole che realizzano sui tetti delle proprie strutture produttive impianti fotovoltaici della potenza superiore all’autoconsumo. Infine, attenzione alta per Cia alle imminenti scadenze che impongono al governo italiano di inviare alla Commissione i Piani strategici nazionali il prima possibile, affinché l’attuazione della nuova Pac possa iniziare – come pianificato – all’inizio del 2023.