Gli autoriparatori tra svolto green e perdita di fatturato: l’allarme di Cna Forlì-Cesena
Il settore delle Autoriparazioni è un comparto ampio che comprende figure quali: meccanici, carrozzieri, gommisti, installatori, allestitori e impiantisti; questi lavoratori stanno prendendo atto del cambio di passo che, in funzione della transizione ecologica, il nostro Paese si troverà ad affrontare. Si avvicina, infatti, la data del 2035, termine ultimo per la produzione di auto diesel e a benzina che verranno sostituite completamente da veicoli elettrici.
Per non farsi trovare impreparati occorre quanto prima che il Governo si adoperi per un piano di accompagnamento e di sostegno per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro. Cna Forlì-Cesena associa oltre 300 imprese del settore autoriparazione, per un totale di circa 1.400 addetti che, come in tutte le fasi di transizione, sono pronti a fare la loro parte per quel che riguarda la loro riconversione professionale. “Per far sì che questo accada – dichiara Daniele Benzoati, presidente Cna Servizi alla Comunità di Forlì-Cesena – si dovranno aggiungere degli incentivi statali, anche sotto forma di voucher, per quanto riguarda il lavoro in sicurezza sui veicoli elettrici e ibridi (Pes-Pav) e l’acquisizione di ulteriori qualifiche attraverso percorsi di formazione semplificata”.
Il mondo dell’autoriparazione ha intrapreso già da diversi anni anche su sollecitazione delle direttive europee, un rinnovamento del proprio settore dove l’officina diventa un servizio a 360° al cliente, offrendo competenze di vario tipo, il cui imperativo rimane sempre quello di garantire la sicurezza stradale e l’incolumità di coloro che operano sui veicoli.