Progetto “Cammini”: i Gal coinvolti a Santiago de Compostela per imparare le buone prassi

Nell’ambito del progetto di cooperazione “Cammini”, i 6 Gal dell’Emilia Romagna, con il coordinamento e la supervisione del Gal capofila di progetto Delta 2000 e la realizzazione del programma e degli incontri a cura del Gal Ducato, hanno organizzato uno study Visit a Santiago de Compostela (Spagna) dal 7 all’11 giugno, per scoprire i fattori di successo del Cammino di Santiago. Il Cammino di Santiago, che rappresenta un modello studiato da esperti di pellegrinaggio in tutto il mondo, deve il segreto del suo successo a molteplici fattori prima di tutto la sua storia secolare, ma anche alla capacità delle istituzioni spagnole di strutturarlo, organizzarlo e promuoverlo efficacemente.

La delegazione dello Study Visit, composta da 30 persone, oltre ai rappresentati (il presidente Bruno Biserni, gli amministratori e funzionari) dei Gal, prevedeva rappresentanti diaAssociazioni che gestiscono gli itinerari, enti locali e operatori turistici. Per i Cammini che attraversano il territorio del Gal L’Altra Romagna erano presenti: Cammino di San Vicinio, Via Romea Germanica, Cammino di Assisi, Cammino di Dante, Viae Misericordiae, Il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna, Alta Via dei Parchi. Oltre ad incontri istituzionali, si sono avuti incontri con le strutture ricettive private alcune delle quali hanno ricevuto finanziamenti tramite i Gal spagnoli, è stato anche percorso un breve tratto di Cammino durante il quale sono state richieste alcune opinioni ai pellegrini che transitavano.

Tra gli incontri istituzionali di particolare rilevanza i referenti del Xacobeo2021-2022, l’assessore al turismo e il vicesindaco dell’Ayuntamiento de Santiago de Compostela (Comune), i referenti di Agader (Axencia Galega de Desenvolvemento Rural) e il coordinamento dei Gal della Galizia. Si sono inoltre incontrati il GAL Asociacìon de Desenvemento Rural Marinas Betanzos e il Gal Asociacion Costa da Morte che ci hanno accompagnato a vedere i progetti finanziati lungo il Cammino come la strutturazione di fontane pubbliche lungo un tratto del percorso, un albergo per pellegrini/turisti con possibilità di alloggio sia condiviso che privato, una taverna/ristorante a ridosso del Cammino Inglese e altre interessanti realità. Tra i partecipanti è emersa una grande soddisfazione dell’esperienza maturata durante lo study Visit, di cui si è fatto portavoce per tutti gli stakeholder della delegazione del Gal L’Altra Romagna, il sindaco di Sarsina, Enrico Cangini, presente in rappresentanza del Cammino di San Vicinio: “Questa mission a Santiago de Compostela è stata un’esperienza molto formativa. Torniamo nei nostri territori con la consapevolezza che anche il settore pubblico deve fare la propria parte, incentivando il meccanismo della sussidarietà orizzontale, assumendo un ruolo di regia e coordinamento”.

“Il modello ‘Cammino di Santiago’ è un modello non replicabile, ma sul tema Cammini dobbiamo concentrare gli sforzi in un’unica direzione ed essere ambiziosi, contando sulla bellezza paesaggistica dei nostri territori, sulla nostra ospitalità e sulle nostre suggestioni come elementi attrattivi principali. Ci tengo a ringraziare il presidente, gli amministratori e tutto lo staff del Gal L’Altra Romagna, per l’opportunità di far parte di questa delegazione”. “Come Gal L’Altra Romagna, è da 15 anni che ci occupiamo di Cammini nell’ambito della Programmazione Leader, in quanto ben 8 Cammini riconosciuti a livello regionale insistono sul territorio di nostra competenza compreso tra le Province di Forlì-Cesena e Ravenna. Siamo venuti qui per imparare dai migliori al mondo, siamo nell’ ‘Università dei Cammini’ per eccellenza. L’obiettivo di noi amministratori, dei tecnici e degli stakeholder componenti la delegazione è quello di apprendere e toccare con mano il modello con l’obiettivo di migliorare i nostri itinerari, sia dal punto di vista degli interventi strutturali che degli investimenti immateriali e di promozione. In particolare, i Cammini debbono essere un occasione di sviluppo economico soprattutto per i territori più fragili, divenendone anche un motore culturale che si autoalimenta grazie alle esperienze dirette vissute e raccontate dagli stessi pellegrini e camminatori che li percorrono”, dichiara Bruno Biserni, presidente Gal L’Altra Romagna.