Cinque per mille, sia Irst sia Ior superano il milione di euro di devoluzioni ricevute
In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati delle sottoscrizioni sull’anno 2021 delle devoluzioni del 5 per Mille – quota dell’imposta Irpef che lo Stato italiano ripartisce tra le organizzazioni che svolgono attività di ricerca e socialmente rilevanti. La lotta contro il cancro in Romagna si conferma prima causa: sia Ior sia Irst “Dino Amadori” Irccs hanno superato il milione di euro di contributi ricevuti. In particolare, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, si confermano gli importi devoluti, per entrambe le realtà oltre il milione di euro così come il numero di singole sottoscrizioni: se a favore della ricerca sanitaria svolta da Irst le “firme” sono state 24.840 (+758 rispetto all’anno scorso), sono state 38.565 le persone che, nel 2021, hanno scelto l’Istituto Oncologico Romagnolo quale ente destinatario del proprio Cinque per Mille
Irst che, per il secondo anno supera il milione di euro devoluti – nello specifico, 1.141.265 euro la cifra che Irst riceverà, destinati ai progetti di ricerca sanitaria e scientifica – si conferma al secondo posto in Emilia-Romagna tra gli enti beneficiari e al 39° a livello nazionale. Mentre l’Istituto Oncologico Romagnolo, per il quinto anno consecutivo, arriva a superare il milione di euro: più precisamente 1.058.992 euro. Grazie a questo risultato lo Ior si conferma di gran lunga la principale realtà non-profit del territorio, superando strutture ben più conosciute a livello nazionale: secondo questa speciale classifica l’organizzazione fondata dal prof. Dino Amadori è al 41° posto per contributi ricevuti, e al 35° per sottoscrizioni.
“I dati del 5×1000 appena usciti si riferiscono al secondo anno di pandemia: un’emergenza che ha avuto un impatto pesante per tutti, il terzo settore non fa eccezione – spiega il direttore generale Ior Fabrizio Miserocchi – nonostante questo le preferenze che riceve l’Istituto Oncologico Romagnolo rappresentano ancora un unicum nel panorama nostrano per una no-profit la cui mission, al di là del sostegno della ricerca scientifica che ovviamente ha un impatto positivo generalizzato, si riferisce ad un territorio ben delimitato e privo dei principali centri cittadini nazionali. Merito di quanto costruito in questi anni da chi ci ha preceduto, il prof. Dino Amadori in primis: chi conosce la nostra realtà sa la serietà e l’impegno che mettiamo nei nostri progetti e riconosce il rapporto diretto che abbiamo con pazienti e famigliari, in virtù del quale possiamo essere sempre sul pezzo riguardo quelli che sono vecchi bisogni e nuove esigenze del malato oncologico. Ma soprattutto, chi esprime la propria sottoscrizione a favore dello Ior è consapevole del fatto che gli obiettivi che ci prefiggiamo verranno portati a termine, siano essi l’acquisto di un macchinario di ultima generazione utile per le Oncologie del territorio o la creazione dal nulla di una struttura unica come il Prime Center di Cesena, che garantirà percorsi di cura ancor più attenti alla qualità di vita. Non mi resta che ringraziare quindi tutte le persone che si sono ricordate di noi in sede di dichiarazione dei redditi e quanti continueranno a farlo, specificando nel riquadro “sostegno del volontariato” il nostro codice fiscale 00893140400, affinché la visione del prof. Amadori, che questo possa essere il secolo in cui metteremo sotto scacco il tumore, possa avverarsi.”
Giorgio Martelli, direttore generale Irst Irccs, esprime grande soddisfazione: “Le quasi 25mila persone che hanno liberamente deciso di destinare il proprio 5 per mille alle nostre attività di ricerca, testimoniano non solo che Irst è un Istituto saldamente radicato nel territorio ma che i suoi cittadini ne comprendono sempre di più il valore e intendono sostenerlo, anche attraverso un gesto dall’apparenza semplice come può esserlo una firma. L’aver superato il milione di euro ci rende ovviamente orgogliosi, ci responsabilizza ulteriormente rispetto al perseguimento dei nostri obiettivi e, soprattutto, consente di dare ulteriore impulso alle nostre numerose progettualità di ricerca. Di fronte a queste attestazioni di fiducia non possiamo, infine, che ricordare l’insegnamento del prof. Dino Amadori e, insieme, ammirarne sempre di più la lungimiranza: continueremo a seguire il solco delle sue idee e a raccoglierne i frutti a favore di tutti i pazienti onco-ematologici”.
Forte è anche il ringraziamento del Direttore Scientifico Irst, prof. Giovanni Martinelli: “Di fronte a questi enormi attestati di stima e fiducia, generosità e sensibilità che ci arrivano dalla Romagna e dal resto d’Italia, non possiamo che esprimere gratitudine profonda. Ed è occasione per confermare a tutti i cittadini, pazienti e loro famigliari, che l’impegno che profondiamo per trovare nuove cure contro le patologie oncologiche e oncoematologiche è sempre massimo. Non un centesimo di questi preziosissimi fondi andrà perso: se abbiamo già raggiunto traguardi importanti grazie a questi fondi, abbiamo intenzione di tagliarne di sempre più ambiziosi, in particolare per identificare prima e meglio i tumori, svelarne le caratteristiche e l’ambiente cellulare nel quale si sviluppano, metter in campo studi clinici capaci di combinare più strategie terapeutiche per trattamenti sempre più personalizzati. A tutti arrivi, quindi, il nostro grazie ma anche il messaggio che questo deve rappresentare un passaggio verso un’ulteriore crescita perché la lotta oncologica, anche nella tempesta del Covid19 e della guerra, non si ferma mai ed occorre continuare a sostenere questa battaglia attraverso la devoluzione, anche nel 2022, del 5 per mille alla ricerca sanitaria Irst indicando nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 03154520401”.