Forlimpopoli, un convegno sull’uragano del 1905 in Romagna, tra clima e storia

Ha come titolo “Il clima e la storia. Il devastante uragano del 1905 in Romagna, tra scienza e immaginario” il convegno organizzato dalla Fondazione Italia Argentina – Emilio Rosetti, in programma per sabato 11 giugno alle 15.30 a Forlimpopoli, presso la Sala Consiliare all’interno della Rocca.

Nella sera del 23 giugno 1905 una violentissima ondata temporalesca si abbatté su buona parte dell’Italia settentrionale, rovinando anche estesi territori della Romagna. Di quelle drammatiche ore si è perso inspiegabilmente il ricordo. Ripercorrendo tale evento, di rara gravità sia per intensità che estensione pur in un’epoca non ancora messa così a repentaglio dalle variazioni climatiche, il convegno si dipana su un doppio binario. Da una parte la ricostruzione di quanto avvenuto, attraverso l’esame delle fonti documentarie coeve, dall’altra un’accurata analisi scientifica del fenomeno verificatosi. Fondamentale, però, prima di ogni indagine, è comprendere la percezione corrente di tale immane sventura nella cultura popolare, ancora minata, ai primi del Novecento, da una cupa, secolare, rassegnazione alla cattiva sorte.

Introduce il convegno il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli. Seguono gli interventi dei relatori, a partire dal professor Dino Mengozzi (Università degli Studi di Urbino) che parlerà di “Mentalità collettive e tempo atmosferico in età moderna e contemporanea”. Leopardi la definiva “matrigna” ancora ai primi dell’Ottocento: la natura era vista come minacciosa. Facevano paura il sole quanto il gelo, i temporali non meno del vento. Questa natura andava domata e conquistata, secondo il comando di Dio scritto nella Genesi. Ebbene, com’è potuto accadere che la supremazia umana sia stata messa in discussione, dopo la rivoluzione industriale? Quella natura matrigna è diventata all’improvviso fragile, da proteggere dalla nostra aggressione. Un temporale ci appare ormai come una richiesta di aiuto da parte dell’ambiente in cui viviamo. Nel nostro rapporto con la natura mettiamo ormai il destino di noi stessi.

A seguire, la dottoressa Chiara Arrighetti (Fondazione Italia  Argentina – Emilio Rosetti) interverrà su “La rovina granda del 1905 a Forlimpopoli e l’inefficace distribuzione dei sussidi”. La “Commissione di soccorso pei danneggiati dell’uragano”, sorta a vantaggio della locale popolazione colpita, ha lasciato dietro di sé un’articolata documentazione, che ha permesso di ricomporre le varie fasi dell’accadimento di quel desolante 23 giugno e, nello stesso tempo, di conoscere le problematiche strategie di soccorso allora individuate. La solidarietà attiva fu, infatti, minata da forme di controllo da parte delle autorità superiori e dalle logiche politiche tipiche delle piccole municipalità ferite.

 L’ultimo intervento, dal titolo “L’anno del ciclone: il drammatico 1905 dal punto di vista meteorologico. Prospettive per il futuro” è quello del dottor Pier Luigi Randi (presidente Associazione Meteorologi Professionisti). Con l’ausilio di carte sinottiche storiche, di rilevazioni strumentali e a vista, degli osservatòri operativi a quel tempo, e in base alle testimonianze dell’epoca, verrà illustrato l’evento sotto il profilo scientifico. Saranno descritte anche le probabili cause all’origine, aggiungendo considerazioni sull’emergenza climatica attuale, che vede una maggiore frequenza di fenomeni estremi, i quali, tuttavia, non rappresentano una novità nella storia meteorologica della nostra regione, come testimoniato da quel tragico 23 giugno 1905.

Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlimpopoli, dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dell’Associazione Meteo Professionisti (Ampro). Svolgendosi l’incontro in presenza, saranno adottate le misure di sicurezza anti-covid. Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti, via Campri 39, Forlimpopoli (FC); cell. 347.8286321; fondazione@fondazionerosetti.it; www.fondazionerosetti.it.