Ior e Confesercenti: in arrivo all’ospedale di Forlì due strumenti per prevenire i tumori femminili
È trascorso poco più di un mese dall’installazione del casco salva-capelli Paxman Scalp Cooler presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Pierantoni-Morgagni”, avvenuto grazie al successo della campagna di crowdfunding “A Testa Alta”: ma lo Ior non si ferma e, forte della collaborazione e dell’amicizia di Confesercenti, aggiunge due ulteriori tasselli alla presa in carico delle donne del territorio presso la struttura forlivese. Si tratta di due colposcopi di ultima generazione “Santec”, utili per diagnosi sempre più precoci e precise dei tumori femminili e che verranno installati presso i reparti di Prevenzione Oncologica e di Ginecologia. La donazione, come detto, è resa possibile dalla collaborazione tra Ior e Confesercenti, che ha deciso di festeggiare nella maniera migliore il cinquantesimo anniversario dell’associazione nazionale con un contributo di ben 100.000 euro alla causa della lotta contro il cancro in Romagna.
“Abbiamo pensato che non ci fosse maniera migliore di celebrare questo traguardo restituendo qualcosa di cui potranno beneficiare tutte le donne che abitano il nostro territorio – spiega Giancarlo Corzani, direttore di Confesercenti Forlivese – la nostra mission è sempre stata quella di tutelare i grandi e piccoli imprenditori, che non significa semplicemente farsi garante dei loro interessi economici ma anche e soprattutto aver cura della loro salute. Abbiamo scelto insieme allo Ior di investire sulla prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori femminili in ossequio e in memoria di Stenio Antonelli, nostro storico e amato Presidente per oltre 28 anni. Era una persona davvero speciale, sempre attento e sensibile alla tematica dell’imprenditoria al femminile, convinto che le donne siano da sempre il motore di ogni attività commerciale. Da lui abbiamo ereditato questo imprinting, perciò siamo orgogliosi di poter fare la differenza per ciò che concerne la diagnosi precoce e, quindi, le possibilità di guarigione e le prospettive di sopravvivenza delle pazienti colpite da tumore”.
Ma come funzionano e come vengono applicati in clinica i colposcopi? Lo spiega il dottor Andrea Amadori, responsabile del percorso onco-ginecologico di Forlì. “Con la loro capacità di restituire immagini estremamente aumentate e dettagliate anche delle lesioni più piccole a carico di vulva, vagina e utero, questi strumenti si dimostrano fondamentali per garantire l’appropriatezza e la qualità degli standard di cura richiesti dall’Area Vasta e dalla Regione. I colposcopi donati da Ior e Confesercenti ci permetteranno, ad esempio, di avviare indagini più precise su quelle donne che si sottopongono allo screening del carcinoma cervicale e che presentano risultati alterati. Il funzionamento è in tutto e per tutto simile a quello d’ispezione dermatologica tramite lenti ottiche specifiche, con la differenza che la strumentazione in questo caso viene adattata per accertamenti non esterni, bensì interni. I colposcopi non saranno utilizzati esclusivamente nel campo oncologico: possono tornare utili anche per effettuare esami infettivologici o endocrinologici, per identificare per esempio malformazioni del collo dell’utero o della vagina o variazioni dell’attività ormonale nella paziente. Per questi motivi l’esecuzione dell’esame con questo macchinario è estremamente importante: siamo molto grati a Ior e Confesercenti per una donazione che rappresenta sicuramente un upgrade dell’offerta sanitaria dei nostri reparti, e ritengo che tutto il territorio che ne beneficerà dovrebbe condividere questa riconoscenza”.
La donazione dei colposcopi all’Ospedale “Pierantoni-Morgagni” di Forlì è solo la prima tappa con cui Ior e Confesercenti metteranno a frutto la generosa donazione effettuata dall’associazione. “Abbiamo già previsto l’attuazione di un percorso di prevenzione dedicato a tutte le dipendenti e alle associate di Confesercenti, per sensibilizzarle sull’importanza di una diagnosi precoce dei tumori al seno e ginecologici – afferma il direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi – in più stiamo concludendo insieme ai vertici dell’Ausl Romagna l’acquisizione di nuove tecnologie che mettono a disposizione dei nostri professionisti l’ausilio dell’intelligenza artificiale per percorsi clinici sempre più precisi, tempestivi e personalizzati a favore delle donne colpite da tumore alla mammella. L’Istituto Oncologico Romagnolo è nato d’altronde con questo spirito: affiancare le strutture pubbliche affinché la nostra terra possa raggiungere e mantenere gli standard d’eccellenza delle migliori realtà nazionali ed europee, ed è quello su cui ci stiamo impegnando. Il mio ringraziamento va quindi agli amici di Confesercenti Forlivese: scegliendo la lotta contro il cancro come destinazione delle particolari iniziative a corollario dei festeggiamenti per i loro cinquant’anni di attività dimostrano di avere particolarmente a cuore il benessere dei loro associati. D’altronde un’economia sana non può prescindere dalla salute del territorio in cui opera il tessuto imprenditoriale”.