Portico di Romagna, attesa per la processione in costume nella sera del Venerdì Santo
In occasione del Venerdì Santo 15 aprile, torna a Portico la tradizionale processione del Gesù morto in costume per le vie del paese, dopo due anni di sospensione causa la pandemia. L’apposito Comitato, formato dai rappresentanti della parrocchia di Santa Maria in Girone, del Comune e della Pro loco, è al lavoro da varie settimane per i preparativi. Infatti, la manifestazione inizia alle 21.00 ed è animata da una cinquantina di personaggi in costume, coinvolgendo tutta la comunità: la Madonna con una decina di pie donne, una decina di soldati romani a piedi e a cavallo, gli incappucciati neri delle confraternite medievali che portano la statua del Gesù morto (una cartapesta del Settecento faentino a grandezza naturale), i personaggi del Calvario eretto in una collina vicino al paese e i personaggi di tre stazioni, che rappresentano altrettante scene evangeliche della passione e morte di Gesù.
Il tutto avviene all’aperto lungo le vie del paese, alla luce delle fiaccole e accompagnati dalla banda cittadina. La scena principale, che culmina con tre letture evangeliche (Giovanni e Matteo) della passione e morte di Gesù, si svolge nel grande piazzale del cimitero, di fronte alla scena del Calvario animato da personaggi, musica e luci e culminante con il commento-omelia del nuovo parroco don Giovanni Amati. La conclusione non avverrà più in chiesa, come da tradizione, ma in piazza all’aperto, davanti alla chiesa della Madonna del Sangue. La manifestazione, molto sentita anche a Forlì e in Romagna, è rivolta all’intera Unità pastorale delle cinque parrocchie di Dovadola, Rocca, Portico, Bocconi e San Benedetto in Alpe, anche se in quest’ultima parrocchia si svolge in contemporanea la via crucis da Molino a Poggio.
Quinto Cappelli