“La scomparsa degli Uomini Probi”: l’ultimo libro dell’imprenditore forlivese Mario Biserni
Mario Biserni, in ricordo del fratello Emilio e dell’amico Valter Valmori, ha dato alle stampe il libro “La scomparsa degli Uomini Probi”, che reca come sottotitolo l’antico detto leggermente modificato “Fare il Bene, per bene, conviene…… a tutti”. Questa è la settima opera letteraria dell’imprenditore forlivese Mario Biserni. Il libro, di cui l’uscita sarà imminente e nei prossimi giorni, in cui verrà indicata anche la data e il luogo della presentazione, approfondisce il tema del male, che non conviene a nessuno, né a chi lo fa, né a chi lo riceve, né tantomeno alla società che così si incattivisce, si imbruttisce. Eppure l’umanità continua a perseguire il male ed allora l’autore si chiede perché questo atteggiamento autolesionista si stia affermando sempre di più fino a creare situazioni ormai insostenibili?
Biserni si è cimentato su un tema di elevato valore culturale come ha dimostrato sempre anche nei suoi trascorsi libri, come “Lasciar girare il sole”, dopo l’esordio nel 2008 con “Vai piano e vola basso”, seguito da “Si chiude una posta… si apre un portone”, “Sala d’aspetto metafora della vita”, “E tu sei felice?” e nel 2017, col racconto “Un Nonno Scout in uscita”. “Quest’ultimo libro – precisa l’autore – ricalca un antichissimo detto ‘fare il bene, per bene, conviene…… a tutti’: significa infatti sconfiggere il male con l’amore che si ha nel proprio animo di ognuno di noi”.
Quando ci si imbatte in un tipo come Mario Biserni, classe 1939 e tante qualità da offrire, ti accorgi che la vita non finisce mai di stupire. Imprenditore di successo, proviene da una famiglia di fabbri ferrai che hanno svolto questo mestiere per sette generazioni sin dal ‘700. Diplomato in elettrotecnica, ha esercitato la professione in grandi imprese di Bologna, Milano e Forlì. Successivamente, assieme al fratello Emilio ha fondato un’azienda metal meccanica per la stampa di lamierati, la Bipres, in cui ha curato prevalentemente la parte finanziaria, dando lavoro sino a 120 persone.
Un’altra “chicca” di Biserni, è l’aver fatto del campo educativo una ragione di vita. Non a caso, dal suo eccellente curriculum spicca un altro aspetto, tipico delle persone che non lasciano nulla d’intentato, manco nel tempo libero: la passione per lo Scautismo. Poi c’è l’ultima perla, la scrittura. Nel , titolo enigmatico ma suggestivo, Biserni tratta di grandi temi di amore verso gli altri e di volontariato nei confronti dell’intera comunità. Inizia dallo spinoso tema della onnipotenza di Dio Creatore che, fin dai tempi degli antichi filosofi, è messa in discussione, perché un Dio buono e misericordioso non dovrebbe permettere il male alle sue creature fatte a Sua immagine e somiglianza.
Forlì non è certo digiuna di questi temi: “Un percorso importante che lega la nostra città e le persone che l’hanno fatta grande e importante per il loro modo di vita e quello che hanno lasciato sotto il profilo del rispetto e amore reciproco: sono gli scambi sociali, che per molto tempo hanno visto la nostra comunità crescere nel segno del volontariato”. Infatti sviluppa il tema del libero arbitrio e dell’Amore che dovrebbe vincere su tutto, portando l’esempio di due personaggi probi, il fratello Emilio Biserni e l’amico Valter Valmori, che così hanno agito nella loro esistenza, lasciando un segno indelebile. “Solo con l’amore, la partecipazione e la condivisione dei suoi valori, si può veramente costruire una comunità migliore”. “Si tratta di un limite – conclude Biserni – che rende più debole la società. L’amore lasciato dalle persone che ci continuano a proteggere dall’alto, deve essere di esempio per un futuro migliore, per noi e per gli altri”.