Camera di commercio, export: in provincia incremento del 16,5% rispetto al 2020
I dati riferiti all’anno 2021, nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, registrano un deciso incremento annuo dell’export, sostenuto dalla forte ripresa della domanda estera, diretta conseguenza del rafforzamento del commercio a livello mondiale, avvenuto, in particolare, nel secondo trimestre dell’anno. Aumento che risulta in linea con la variazione regionale ma inferiore a quello nazionale, e che ha il merito di compensare la perdita verificatasi nel 2020, rispetto al 2019. In crescita il valore esportato dei principali prodotti, così come le esportazioni verso i principali Paesi, eccezion fatta di quelle verso il Regno Unito, qui con differenze nelle due province.
“I dati dell’export nel 2021 – dichiara Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna – confermano la dinamicità del nostro sistema imprenditoriale, il gradimento dei nostri prodotti a livello internazionale e la buona capacità competitiva del nostro sistema produttivo. Gli scambi con l’estero, e in particolare le esportazioni, rappresentano una componente fondamentale per la nostra economia in quanto generano nuovo valore e sono anche una grande opportunità per promuovere l’apertura e l’attrattività dell’intero sistema territoriale. Purtroppo, il conflitto Russia-Ucraina sta causando un brusco cambiamento dello scenario internazionale e desta forte preoccupazione. La durata e gli esiti della guerra influenzeranno molto l’economia europea e, quindi, quella italiana. Le ripercussioni economiche e sociali vanno, infatti, ad aggiungersi alle preesistenti difficoltà legate all’innalzamento del costo delle materie prime e delle fonti energetiche e potrebbero innescare una nuova crisi economica. Per questo condivido le recenti dichiarazioni di Antonio Patuanelli, presidente di ABI, Associazione bancaria italiana, sulla necessità urgente, se vogliamo evitare una spirale inflazione-recessione, di ‘rivitalizzare tutti gli strumenti sperimentati con successo a livello comunitario e italiano, durante la pandemia, per sostenere le imprese e le famiglie, dalle garanzie sui prestiti alle moratorie, alla Cassa Covid, fino alla riduzione, questa volta, anche delle accise in materia energetica’. Credo sia opportuno rivedere e ripensare ciò che abbiamo pensato e programmato fino a ieri, perché il presente è già cambiato ed è evidente una forte domanda di beni “di prima necessità”, per le famiglie e per le imprese. La Camera di commercio della Romagna resta a fianco delle imprese e delle loro organizzazioni imprenditoriali, in momenti di grande incertezza, come questi, servono grande coesione e piena collaborazione per aiutare concretamente l’economia e le famiglie del nostro territorio”.
Nel 2021 le esportazioni del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state pari a 6.621 milioni di euro, con un incremento del 17,0% rispetto al 2020, in linea con la variazione regionale (+16,9%) ma inferiore al dato nazionale (+18,2%). Positivo è il recupero della perdita verificatasi nel 2020 (-10,5% annuo), con un valore dell’export che raggiunge livelli superiori di quelli del 2019 (+4,7% la variazione 2021-2019). L’analisi trimestrale rileva come tutti e quattro i trimestri del 2021 facciano segnare un aumento tendenziale (rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente); il più alto si registra nel secondo trimestre (+46,3% su aprile-giugno 2020) mentre quello minore si verifica nel primo (+8,0% rispetto a gennaio-marzo 2020). Nel 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +13,5% i macchinari e gli apparecchi meccanici (21,3% del totale), +6,4% i prodotti tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (13,7%), +22,4% i prodotti in metallo (10,9%), +29,9% i mezzi di trasporto (9,0%), di cui +28,4% le navi e imbarcazioni (7,9%), +7,0% i prodotti alimentari e le bevande (7,7%), +28,2% gli apparecchi elettrici (7,3%), +12,1% i prodotti dell’agricoltura (6,2%), +32,0% i mobili (6,0%) e +14,3% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,6%).
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, la Francia (12,7% del totale), la Germania (10,9%), gli Stati Uniti (10,0%), il Regno Unito (5,1%), la Polonia (4,4%) e la Spagna (4,3%); sono gli Stati Uniti a registrare la maggiore variazione annua (+36,7%), a cui segue la Polonia (+23,8%), la Francia (+18,0%), la Spagna (+16,0%) e la Germania (+14,9%), mentre risulta in diminuzione l’export verso il Regno Unito (-8,2%). In tale contesto, le importazioni dell’anno 2021 ammontano a 3.246 milioni di euro (+30,3% sul 2020). Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nel 2021, e pari a +3.375 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto a quello del 2020.
Nel 2021 le esportazioni in provincia di Forlì-Cesena sono state pari a 3.991 milioni di euro, con un incremento del 16,5% rispetto al 2020, inferiore, seppur lievemente, alla variazione regionale (16,9%) e al dato nazionale (+18,2%). Positivo è il recupero della perdita verificatasi nel 2020 (-8,1% annuo), con un valore dell’export che raggiunge livelli superiori di quelli del 2019 (+7,1% la variazione 2021-2019). L’analisi trimestrale rileva come tutti e quattro i trimestri del 2021 facciano segnare un aumento tendenziale (rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente); il più alto si registra nel secondo trimestre (+43,1% su aprile-giugno 2020) mentre quello minore si verifica nel terzo (+7,4% rispetto a luglio-settembre 2020). Nel 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +9,9% i macchinari e gli apparecchi meccanici (16,2% del totale), +28,7% i prodotti in metallo (13,6%), +14,6% i prodotti dell’agricoltura (9,6%), +35,5% i mobili (9,2%), +20,2% gli apparecchi elettrici (8,0%), +23,0% gli articoli sportivi (7,1%), +2,1% i prodotti alimentari e le bevande (7,0%), +6,6% i mezzi di trasporto (6,8%), di cui +2,6% le navi e imbarcazioni (5,5%), +12,7% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,9%) e +8,7% le calzature (5,0%).
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, la Francia (15,1% del totale), la Germania (12,5%), gli Stati Uniti (6,8%), la Polonia (4,6%), il Regno Unito (4,5%) e la Spagna (4,4%); è la Polonia a registrare la maggiore variazione annua (+31,9%), a cui seguono Stati Uniti (+24,8%), Francia (+18,0%), Germania (+16,3%) e Spagna (+11,4%), mentre risulta in diminuzione l’export verso il Regno Unito (-18,2%). In tale contesto, le importazioni dell’anno 2021 ammontano a 2.065 milioni di euro (+29,1% sul 2020). Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nel 2021, e pari a +1.926 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto a quello del 2020.