Forlì e Co., Morgagni propone un piano di lavoro per la Commissione Pari Opportunità
Si pubblica qui di seguito la nota diffusa da Federico Morgagni, capogruppo di Forlì e Co. in merito alla proposte per la Commissione Pari Opportunità.
Da poche settimane sono riprese le attività della Commissione Pari Opportunità del Comune di Forlì dopo i lunghi mesi di interruzione seguiti alla precedente fallimentare gestione. A due anni dalla conclusione della consiliatura è necessario che la Commissione deliberi un piano di lavoro definendo priorità di intervento e tempistica d’implementazione, con un impegno adeguato all’importanza dei temi trattati. Il nostro gruppo consiliare ha già sottoposto all’attenzione della Commissione una serie di proposte, di seguito riassunte, sulle quali auspichiamo la più ampia convergenza dei gruppi consiliari e delle associazioni femminili della città.
Iniziative che il Comune può assumere direttamente:
- Bilancio di genere: proponiamo di riprendere la redazione annuale del Bilancio di genere del Comune, uno strumento che si è rivelato efficace nel monitoraggio della ricaduta della spesa dell’Ente locale a beneficio delle donne e per la parità di genere. Il bilancio di genere è anche un importante strumento di trasparenza e controllo sull’operato dell’Amministrazione.
- Piano Urbanistico: il Comune ne discuterà nei prossimi mesi. È molto importante portare un punto di vista di genere nella discussione sul futuro assetto cittadino, considerato il suo riflesso sui tempi di vita e lavoro, sulle relazioni sociali, sull’equilibrata distribuzione dei servizi nel territorio. Riteniamo indispensabile che il Comune apra, in occasione della redazione del Pug, un ampio dibattito con le donne per raccoglierne il parere e i suggerimenti al fine di dotare Forlì di un’organizzazione spaziale e sociale più attenta ai loro bisogni.
- Piano di azioni positive per le dipendenti dell’Ente: le Amministrazioni pubbliche devono redigere un piano di azioni positive per agevolare la conciliazione fra compiti di vita e di lavoro e la permanenza sui luoghi di lavoro delle dipendenti. Proponiamo un confronto costante con le dipendenti e le Organizzazioni sindacali in merito alle iniziative da assumere. A titolo di esempio: flessibilità degli orari di entrata e uscita, telelavoro, formazione, vigilanza sul rispetto delle pari opportunità nell’assegnazione degli incarichi professionali e di coordinamento, ecc.
Iniziative sulle quali il Comune deve cercare una convergenza con altri attori:
- Lavoro e occupazione: tenuto conto che le donne sono state le più penalizzate dalle ricadute della crisi connessa con la pandemia, la Commissione Pari Opportunità dovrebbe acquisire un quadro aggiornato della situazione occupazionale femminile cittadina e definire un insieme di interventi in grado di supportare la presenza delle donne sul lavoro, a partire dalla verifica della quantità e adeguatezza del sistema dei servizi pubblici. È altresì indispensabile una declinazione locale del patto regionale per il lavoro e il clima, per il superamento della disparità occupazionale e il divario di ruoli e salario fra uomini e donne. Una forte attenzione dovrà essere posta sulle opportunità offerte dal PNRR per quanto riguarda il potenziamento dell’occupazione femminile, autonoma e subordinata. Va poi promossa un’azione culturale sulla ripartizione dei compiti di cura nella famiglia e per l’attribuzione di responsabilità alle donne nel lavoro.
Riteniamo infine che l’Amministrazione dovrebbe inserire nel regolamento degli appalti clausole premianti per le imprese che adottano buone pratiche che valorizzano il lavoro delle donne. - Contrasto della violenza di genere: chiediamo un’azione forte dell’Ente locale per contrastare questo gravissimo fenomeno, a partire dal potenziamento dei servizi specializzati di accoglienza e presa in carico delle donne che hanno subito violenza (case rifugio, consulenza psicologica e legale, reinserimento postraumatico delle donne maltrattate), dei trattamenti per gli uomini maltrattanti e dei servizi di cura e custodia per i bambini coinvolti.
E’ necessario altresì dare piena applicazione al nuovo Protocollo territoriale per il contrasto alla violenza sulle donne, sottoscritto dai principali enti e istituzioni per il coordinamento e la collaborazione organica tra tutti i soggetti che intervengono nei casi di maltrattamenti sulle donne. Le associazioni femminili del territorio andranno a loro volta coinvolte, valorizzandone il fondamentale ruolo di sensibilizzazione della cittadinanza e promozione di una cultura del rispetto. - Lotta contro le discriminazioni omobitransfobiche: di fronte alla persistenza, anche nella nostra città, di questi fenomeni è imprescindibile che il Comune assuma forti iniziative di contrasto: la Commissione Pari Opportunità può rappresentare un luogo di ascolto delle realtà che operano in questo campo e di interlocuzione e collaborazione con l’Amministrazione per la promozione di attività culturali e formative volte a contrastare ogni tipo di violenza e discriminazione e a promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione.