Camera di commercio, tutti i dati dello sviluppo sostenibile in provincia nella imprese
Il 9 marzo 2022 è una data che si può definire storica per l’ambiente. Entra in vigore, infatti, il provvedimento di riforma degli artt. 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela ambientale, con effetti che investono anche l’iniziativa economica privata, d’ora in avanti sottoposta al vincolo di non creare danno alla salute e all’ecosistema. In tale occasione, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini rende noti i risultati di alcune variabili dello sviluppo sostenibile. Nello specifico, si tratta di certificazioni di impresa, green economy e agricoltura biologica, a cui si aggiungono, a livello provinciale, i dati sul consumo del suolo, gli indicatori della qualità della vita e quelli riguardanti gli obiettivi di Agenda 2030 e, con riferimento ai comuni capoluogo, quelli ambientali di ecosistema urbano.
“In questi giorni – commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna – l’agenda del mondo e, in particolare, di quello occidentale, dopo anni di pandemia, è stravolta dalla guerra e da eventi drammatici ai quali mai avremmo pensato di assistere. La loro drammaticità richiede che tutti operino in aiuto di chi ha bisogno e per la costruzione della pace e della democrazia. Questo non toglie la nostra attenzione dagli obiettivi cruciali di sviluppo e sostenibilità la cui realizzazione è più che mai alla base del nostro futuro. Le riforme che entrano in vigore oggi, introducono la tutela ambientale quale valore primario costituzionalmente protetto. Diventa, pertanto, fondamentale il ruolo della sostenibilità, come tema basilare dello sviluppo sociale, economico e ambientale di tutti i Paesi. Lo sviluppo sostenibile, quindi, rappresenta sempre più una vera e propria dimensione dell’innovazione e della competitività, quindi della crescita della nostra economia. La Camera di commercio della Romagna è da sempre attenta e attiva su questi temi, in particolare attraverso la propria azienda Speciale CISE – Centro per l’innovazione e lo sviluppo economico, che si occupa di innovazione responsabile e sviluppo sostenibile. Cise è anche Organismo di Certificazione SA8000:2014 e detiene l’8% del mercato nazionale nonostante i competitors siano grandi multinazionali del mondo della certificazione. Anche questi temi saranno trattati nell’annuale presentazione del Rapporto sull’economia, che si terrà il prossimo 5 aprile, alle ore 15 e che è uno strumento importantissimo di analisi economica e sociale”.
Nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, a fine 2021, si registrano 1.790 certificazioni di impresa, con un incremento, rispetto al 2020, del 4,7%, lievemente superiore a quello regionale (+4,4%) e in controtendenza rispetto al calo nazionale (-2,1%). Il 62,1% delle certificazioni è ISO 9001 (certificazione di qualità), il 17,4% Iso 14001 (certificazione ambientale) e il 16,9% è OHSAS 18001/ISO 45001 (certificazione di sicurezza del lavoro). In merito alla green economy, gli ultimi dati disponibili, aggiornati a settembre 2021, rilevano 1.096 imprese green, che rappresentano il 17,4% delle imprese green regionali; rispetto ad ottobre 2020 si registra una crescita del 5,9% (+6,3% in Emilia-Romagna). Più della metà delle imprese green si concentra nell’Agroalimentare (57,1% del totale), a cui seguono Ciclo rifiuti (6,7%), Energia rinnovabile ed efficienza energetica (6,7%) e Mobilità (5,9%). Al 31/12/2020 nel territorio Romagna (FC-RN) sono presenti 1.118 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, pari al 20,1% del totale regionale, con una crescita annua dell’8,9%; l’incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole è del 12,8%, superiore a quella che si riscontra in Emilia-Romagna (10,2%).
In provincia di Forlì-Cesena, a fine 2021, si registrano 1.048 certificazioni di impresa, con un deciso incremento, rispetto al 2020, pari al 12,2%, superiore a quello regionale (+4,4%) e in netta controtendenza rispetto al livello nazionale (-2,1%). Il 57,3% delle certificazioni è ISO 9001 (certificazione di qualità), il 19,8% Iso 14001 (certificazione ambientale) e il 18,5% è OHSAS 18001/ISO 45001 (certificazione di sicurezza del lavoro). In merito alla green economy, gli ultimi dati disponibili, aggiornati a settembre 2021, rilevano 786 imprese green, che rappresentano il 12,5% delle imprese green regionali; rispetto ad ottobre 2020 si registra una crescita del 7,7%, superiore a quella regionale (+6,3%). Più della metà delle imprese green si concentra nell’Agroalimentare (59,9% del totale); seguono Energia rinnovabile ed efficienza energetica (6,5%), Ciclo rifiuti (6,2%), Mobilità (4,7%) e Gestione verde e igiene ambientale (4,7%). Al 31/12/2020 in provincia sono presenti 831 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli (14,9% del totale regionale, 2° posizione dopo Parma), con una crescita annua del 7,2%. Superiore alla media regionale l’incidenza percentuale delle imprese biologiche, sul totale delle imprese agricole: 13,1% (Emilia-Romagna: 10,2%).
Molto interesse rivestono i dati inerenti il consumo del suolo che, essendo una risorsa limitata e non rinnovabile, rappresenta una componente chiave per lo sviluppo urbano e agricolo e per la sostenibilità ecologica. In merito, i dati 2020 sono sostanzialmente positivi, con una percentuale di suolo consumato, rispetto alla superficie totale (al netto dei corpi idrici), del 7,2%, inferiore al dato regionale (8,9%) e in linea con quello nazionale (7,1%). La classifica della qualità della vita 2021, redatta dal Sole 24 Ore su 107 province italiane, colloca Forlì-Cesena al 40° posto (settima posizione tra le province emiliano-romagnole); frutto del risultato dell’elaborazione di una serie di indicatori raggruppati in sei aree tematiche (espressione del tessuto sociale), l’analisi della qualità della vita rappresenta, nel complesso, un valido indicatore del benessere delle persone riguardo alla vivibilità nei contesti urbani. Proseguendo, è importante rilevare la situazione, a livello locale, nell’ambito dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Sulla base degli ultimi dati, aggiornati al 2020 nel report curato da Feem – Sdsn Italia, possiamo affermare che in provincia di Forlì-Cesena si perviene ad un buon livello di raggiungimento degli obiettivi citati; 13 obiettivi, infatti, hanno un grado di raggiungimento superiore al 50%, con 1 di questi (SDG 1 – Povertà zero) che arriva all’83,6%, portando la percentuale complessiva di raggiungimento degli obiettivi (media semplice della somma di tutti gli obiettivi) al 56,4%.
In ultimo, troviamo i dati derivanti dal rapporto di Legambiente “Ecosistema Urbano 2021”, basato su dati comunali 2020, redatto sulla base di una serie di indicatori che coprono le sei principali componenti ambientali presenti in una città (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia); nella classifica decrescente, stilata su 105 capoluoghi italiani, il comune di Forlì raggiunge un buon risultato, posizionandosi al 17° posto (quinta posizione tra le province dell’Emilia-Romagna).