Ucraina, l’assessore Melandri: “No all’esclusione di musicisti russi dalle orchestre”
“Sono sincero: non mi piace la notizia di orchestre che rifiutano musicisti russi. Siamo davvero così sicuri che vietare un’esperienza di bellezza salvi il mondo? Ma non era la bellezza a dover salvare il mondo? La guerra è questo: persone che si trovano sole, abbandonate, in fuga, persone che muoiono. La condanna alla guerra è innata, trovatemi un bambino che dica che la guerra è giusta. E stanno morendo da ambo le parti. Credo che la cultura possa aiutare a formare uno sguardo nuovo, empatico, anche su questo dramma e che ostacolarla non potrà fare alcun bene a una situazione già così tesa. Provate a immaginare un’orchestra internazionale, con musicisti provenienti da diversi continenti, paesi, dove il violinista ucraino suona a fianco della viola russa e dove ciascuno fa esperienza della propria unicità in relazione con l’altro, come ad esempio è già successo con israeliani e palestinesi. Ecco cosa è la cultura: un luogo ospitale, dove ciascuno è libero di fare una riflessione e prendere coscienza delle proprie capacità, anche grazie al lavoro con persone diverse, alle quali è legato da un relazione indissolubile che arricchisce entrambi, perché entrambi esseri umani”.