Imprese, in crescita le procedure fallimentari anche nel territorio di Forlì-Cesena
Crescita annua delle imprese che hanno aperto una procedura fallimentare nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, secondo i dati Infocamere – Movimprese relativi ai fallimenti dell’anno2021, anno fortemente caratterizzato dalla situazione pandemica. Numeri, comunque, inferiori sia a quelli dell’anno pre-pandemico 2019 sia, più in generale, alla media annua del periodo 2015-2020. L’indice di fallimento risulta essere in linea con quello regionale e nazionale. A livello settoriale, le procedure fallimentari hanno colpito maggiormente il commercio, l’alloggio e ristorazione e le attività immobiliari, e, come forma giuridica, le società di capitale.
“Gli aumenti delle procedure fallimentari nel 2021 – commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna – non sono così alti come si poteva presagire ad inizio pandemia. Negli anni successivi alla crisi economica finanziaria del 2008, infatti, si riscontravano incrementi ben maggiori di queste procedure a carico delle imprese. Da un lato, l’aumento può essere parzialmente riconducibile al fermo delle attività dei Tribunali durante il lockdown nel 2020. Dall’altro lato potrebbero essere stati in parte contenuti dal supporto, nel periodo pandemico, fornito dallo Stato che si è attivato per aiutare le imprese in difficoltà con strumenti quali le garanzie pubbliche sui prestiti (fondo di garanzia), la moratoria sul credito e i ‘ristori’ verso i settori maggiormente colpiti; strumenti che hanno permesso a molte imprese di coprire i fabbisogni di liquidità ed eventuali deficit patrimoniali. Per quanto riguarda l’anno in corso, esiste la preoccupazione che si possa verificare una maggiore uscita dal mercato delle imprese, in parte a causa della fine delle misure emergenziali (in primis la moratoria sul credito. A questo si aggiungono le difficoltà derivanti da una serie di fattori, a partire dal forte incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, senza pensare alle possibili conseguenze dell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina”.
Nell’anno 2021 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state aperte 118 procedure fallimentari, con una crescita, rispetto all’anno 2020 (103 aperture), del 14,6%; nel complesso, comunque, gli eventi fallimentari aperti nel 2021 risultano inferiori sia a quelli dell’anno pre-pandemico 2019 (130 aperture) sia, in generale, alla media annua del periodo 2015-2020 (153 aperture all’anno). I fallimenti hanno interessato soprattutto il settore dei servizi e, in particolare, il commercio, con 20 imprese, l’alloggio e ristorazione, con 18, e le attività immobiliari, sempre con 18; a seguire, troviamo le costruzioni, con 14 imprese, e il manifatturiero, con 12. Con riferimento alla natura giuridica, ben 88 procedure sono state aperte nei confronti delle società di capitale (74,6% del totale) mentre società di persone e imprese individuali sono state caratterizzate, rispettivamente, da 15 e 10 eventi fallimentari; le restanti 5 procedure sono invece imputabili alle cosiddette “altre forme giuridiche”. Per ciò che concerne, in ultimo, l’indice di fallimento, calcolato come rapporto tra il numero delle procedure aperte nell’anno e lo stock di imprese registrate, si evidenzia come l’area Romagna (FC-RN), con 1,4 fallimenti aperti ogni 1.000 imprese registrate abbia un’incidenza in linea con quella regionale e nazionale (1,4 in entrambi i territori).
Nel 2021 in provincia di Forlì-Cesena sono state aperte 67 procedure fallimentari, con una crescita, rispetto all’anno 2020 (59 aperture), del 13,6%; nel complesso, comunque, gli eventi fallimentari aperti nel 2021 risultano in linea con quelli dell’anno pre-pandemico 2019 (66 aperture) e, in generale, inferiori alla media annua del periodo 2015-2020 (74 aperture all’anno). I fallimenti hanno interessato, principalmente, i seguenti settori; nell’ordine, le attività immobiliari, con 12 imprese, le costruzioni, con 11, il commercio, con 10, i servizi di alloggio e ristorazione, con 7, il manifatturiero, sempre con 7, e i trasporti, con 5. Con riferimento alla natura giuridica, ben 48 procedure sono state aperte nei confronti delle società di capitale (71,6% del totale) mentre società di persone e imprese individuali sono state caratterizzate, rispettivamente, da 8 e 6 eventi fallimentari; le restanti 5 procedure sono invece imputabili alle cosiddette “altre forme giuridiche”. Per ciò che concerne, infine, l’indice di fallimento, calcolato come rapporto tra il numero delle procedure aperte nell’anno e lo stock di imprese registrate, si evidenzia come la provincia di Forlì-Cesena occupa la seconda posizione a livello regionale (con Modena, dopo Ravenna), con 1,6 fallimenti aperti ogni 1.000 imprese registrate; tale incidenza risulta superiore sia a quella regionale sia al dato nazionale (1,4 in entrambi i territori).