“Forlì e Co”, Morgagni: “Polizia Locale, un Comune confuso e privo di risposte”
Si pubblica la nota diffusa dal capogruppo di “Forlì e Co” Federico Morgagni in merito alla criticità nei rapporti con i lavoratori della Polizia Locale.
“Nel corso del Consiglio comunale del 28 febbraio abbiamo interrogato la Giunta sulla ennesima situazione di tensione che si è determinata nel rapporto con i lavoratori della Polizia locale e che è culminata nella proclamazione dello stato di agitazione degli agenti in ragione di una serie di criticità di non secondaria importanza: carenze di organico, assenza di un numero adeguato di figure di coordinamento e organizzazione dei servizi, turni scoperti, trasferimento dalle sedi distaccate al palazzo dello SME (sede dell’attuale comando), dichiarato negli anni passati non idoneo ad accogliere tale funzione.
In risposta alla nostra interrogazione, il vicesindaco ha dovuto riconoscere il totale fallimento dell’ennesimo incontro di conciliazione fra le parti e ammettere che la vertenza è destinata a protrarsi. A questa ammissione è poi seguito un lunghissimo intervento totalmente generico e autodifensivo, senza che venisse fornita alcuna indicazione rispetto a quali soluzioni concrete il Comune intenda adottare per far fronte alle tante problematiche poste dei lavoratori. La vaghezza della risposta, e il forte nervosismo del vicesindaco, confermano purtroppo il quadro che da tempo andiamo sostenendo, di un’Amministrazione priva di idee e di risposte sul tema della Polizia locale. Dopo tre anni di conferenze stampa e proclami sui temi della sicurezza e del decoro, la Giunta sembra essersi accorta solo ora della complessità e delicatezza di una questione che, con notevole semplicismo, aveva creduto di poter risolvere con un colpo di bacchetta magica solo proclamando l’uscita dall’Unione dei comuni.
E invece sul terreno rimangono tutti i problemi di un corpo carente in termini di organico e che, per di più, proprio per decisione di questa Giunta, si trova dal primo gennaio in una condizione di gestione ‘bicefala’, priva di una figura di comandante in possesso delle qualifiche e dell’esperienza specifica prescritte dalla legge regionale.
A farne le spese sono i lavoratori della Polizia locale, che infatti non a caso da settimane sono in stato di agitazione semi-permanente, e ovviamente i cittadini di Forlì, che aspettano ancora di conoscere quali iniziative sono o saranno messe in atto per garantire questo importante servizio e tutelare la sicurezza della città”.