In piazza per la pace: 40 associazioni in centro a Forlì per la fine della guerra in Ucraina
Acli Circolo L. Valli, Acli Provinciali Forlì, Cesena, Amnesty International Forlì, Anpi Forlì-Cesena e tutte le sezioni Anpi del Territorio, Arci Forlì, Ass. Barcobaleno, Ass. Luciano Lama, Associazione Voce Donna, Associazione Pensiero e Azione Aps, Ass. Welcome, Barco Gas Forlimpopoli, Casa di Tavolicci Associazione Amici della Casa, Comunità Laudato Si’ Salvaterra della Romagna Forlivese, Consulta Laica di Forlì, Contatto Odv, Federconsumatori Forlì Cesena, Fiab, Fondamenta Cambiamo Cesena dal Basso, Forlì Città Aperta, Forum delle Donne, Il Progresso delle Idee, Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea Paride Baccarini, Koinè, La materia de Sogni Aps, Legambiente Forlì Cesena, Libera Forlì Cesena, Messaggeri del Mondo, Migrantes Diocesana, Movimento Federalista Europeo sezione di Forlì, No.Vi.Art (Arti per la Nonviolenza) di Forlì-Cesena, Overall Faenza Multiculturale, Parità di Genere, Presidio Libera Forlì Placido Rizzotto, Presidio Libera Forlimpopoli Giuseppe Letizia, Rea, Salute e Solidarietà Odv, Sezione G. Bruno dell’associazione mazziniana, Tavolo permanente delle Associazioni contro la violenza alle donne di Forlì, Udi Forlì, Un Secco No Aps condannano fermamente l’aggressione militare Russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità.
A questo fine si propone di trovarci in Piazza Ordelaffi venerdì 25 Febbraio 2022 alle ore 18.00 di fronte alla Prefettura di Forlì-Cesena invitando tutti/e a partecipare:
- Per la protezione umanitaria dei civili. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo ed ai lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina!
- Per attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede Onu.
- Perché la pace ed il ripudio delle guerre siano la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale.
- Perché la Pace sia costruita con investimenti economici, nelle persone e nelle istituzioni sperimentando alternative concrete alle armi e alla guerra.
- Perché nessuno stato Europeo da solo può sostenere queste sfide. Per questo abbiamo bisogno di un’ Europa che completi il suo percorso costitutivo per essere più vicina ai cittadini e più capace di agire.
“Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di Pace”! Negoziare, negoziare, negoziare. Su tutto. Anche nelle condizioni più difficili! L’alternativa è una catastrofica guerra globale che devasterà l’Europa e non avrà vincitori. Questa è la richiesta che rivolgiamo all’Italia, all’Unione Europea, all’Onu e a tutti e a tutte i/le responsabili della politica internazionale. Siate realisti! Queste sono le ore in cui dobbiamo spezzare le leggi della guerra e la logica dello scontro. Non possiamo aspettare che sia il governo russo a fare il primo passo. Negoziare non vuol dire cedere alla guerra e alla legge della forza ma fermare la sua pericolosa escalation militare. Dobbiamo uscire dalla politica delle sanzioni, dalla logica del colpo su colpo, per ricostruire lo spazio per il dialogo e il negoziato politico con la Russia. Negoziare vuol dire essere disponibili a modificare le proprie posizioni per costruirne una comune. Fare un passo indietro per fare un passo avanti sulla via della pace. Ripetiamo: con la guerra tutto è perduto. Con la pace tutto è possibile.