Donazione a cuore fermo a Forlì: si attiva la collaborazione tra ospedali dell’Ausl Romagna
Eseguito a Forlì, presso l’Ospedale Morgagni-Pierantoni, un altro prelievo di organi e tessuti da donatore a cuore fermo. Grazie alla generosità dei familiari di un paziente deceduto per cause naturali presso la Rianimazione dell’Ospedale di Forlì, diretta da Stefano Maitan, è stato possibile realizzare il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico mediante l’efficace collaborazione fra le unità operative di Anestesia e Rianimazione degli Ospedali di Forlì e Cesena (diretta da Vanni Agnoletti), in accordo con le rispettive Direzioni di Presidio.
Il caso, che segue altri analoghi portati a termine negli ultimi tre anni presso il nosocomio forlivese, si aggiunge a quelli eseguiti quest’anno presso gli ospedali di Cesena e di Rimini. Sono state infatti complessivamente 10 le donazioni di questo tipo realizzate in Romagna nel corso del 2021, 5 a Rimini 4 a Cesena, una a Forlì. Tutti i casi hanno visto la partecipazione della équipe di medici delle Unità operativa di Anestesia e Rianimazione di Cesena che, insieme ai Coordinamenti Locali degli ospedali coinvolti, ha assicurato il corretto svolgimento delle operazioni e le complesse procedure di circolazione extracorporea necessarie a mantenere funzionanti gli organi da prelevare
Pur trattandosi di numeri apparentemente non elevati, si tratta in realtà di un risultato eccezionale in questa tipologia di donazione organi, al momento realizzata in Italia in pochi ospedali e in sole sette Regioni. Si tratta infatti di una procedura molto complessa da realizzare per le elevate competenze richieste, ma al tempo stesso di grande importanza per aumentare le donazioni e conseguentemente le possibilità di ridurre i lunghi tempi di attesa e il rischio di morte per i pazienti in lista per un trapianto. Nel 2021, nonostante le problematiche legate alla pandemia, col suo impatto sulle attività ospedaliere, i dieci casi realizzati sono il doppio di quelli del 2020.
Infine, è da rimarcare che l’intervento della équipe di Cesena, richiesto da altri 4 ospedali in Emilia (2 a Bologna, uno a Reggio Emilia e uno a Guastalla) ha consentito di portare a termine altre 18 donazioni di organi e tessuti a cuore fermo, ponendo la nostra Regione al primo posto in Italia per numero di casi realizzati. La Direzione sanitaria ringrazia tutte le équipe coinvolte, il coordinamento medico della donazione per l’ Ausl Romagna, (Procurement Aziendale) il dottor Andrea Nanni, e quello infermieristico, rappresentato da Manila Prugnoli, il responsabile Ecmo della Romagna, Alessandro Circelli, e la responsabile di direzione sanitaria del procurement aziendale, Elena Vetri, che quest’anno hanno svolto un grandissimo lavoro.