“Di Scena in Scena”: un docu-film per raccontare il lockdown di 9 esercenti forlivesi
Un documentario per raccontare quali sono stati gli effetti della pandemia sulle storiche attività forlivesi. È “otto marzo duemilaventi”, il docu-film prodotto dall’associazione culturale “Di Scena in Scena” e diretto da Andrea Petrini e Patrizio Orlandi, che verrà proiettato giovedì 18 novembre alle ore 21.00 alla Fabbrica delle Candele. Il film, patrocinato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì, è stato girato la scorsa primavera e racconta com’è cambiato il destino di nove esercenti dando la parola a Romagnola Profumi, Sporting Planet, Achena LookMaker nr.5, Multisala Astoria, Drogheria Gitana, l’Osteria L’Amorosa, La Marì d’Otello, Panoramico e La Sosta. Andando oltre l’impatto economico, gli intervistati hanno ripercorso la data spartiacque della loro vita professionale: l’8 marzo 2020, quando un decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte segnò l’inizio di un cambiamento di vita dapprima in alcune province del nord, e in seguito in tutto il Paese.
Forlì e l’Italia iniziavano a chiudere le serrande e a traghettarsi online per limitare gli spostamenti, ad accaparrarsi mascherine e gel disinfettanti mantenendo la distanza di almeno un metro dagli altri senza sapere quando si sarebbe tornati alla normalità. Iniziava il lockdown, una quarantena durata oltre sessanta giorni che ha cambiato le abitudini di ciascuno. “Abbiamo proposto all’assessora delle Politiche Giovanili, Paola Casara, di girare un documentario per sapere come avessero reagito le attività locali dal marzo 2020”, commenta il presidente di Di Scena in Scena, Andrea Petrini. “L’aspetto che abbiamo cercato di sottolineare – prosegue Petrini – è che siamo andati oltre alle conseguenze economiche sondando anche la parte introspettiva delle persone, raccogliendone le paure. Si tratta di un vero e proprio documento storico perché vederlo oggi che le restrizioni sono diminuite ci fa vedere con maggiore distacco e lucidità ciò che tutti abbiamo vissuto. Non è un documentario qualsiasi, perché si entra in un clima di disagio, e infinita tristezza che ci fa rendere meglio conto di quanto fossero surreali quei momenti vissuti tra sconforto e disorientamento”.
A “Otto marzo duemilaventi” hanno partecipato: Fabio Battistini, voce narrante e intervistatore, Matteo Neri, fonico di presa diretta, Caterina Sbrana, sceneggiatrice e Andrea Bonavita, dronista. La visione è gratuita, obbligatoria la prenotazione entro il 17 novembre al numero 329.217 8661. Posti limitati.