Covid e invasione dei cinghiali: anche nelle campagne romagnole scoppia la protesta
Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali in Italia che con l’emergenza covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone #bastacinghiali.
Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che giovedì 8 luglio 2021 dalle 9.00 a Roma in piazza Montecitorio scatenano la più grande protesta mai realizzata prima nella Capitale e con le mobilitazioni in tutte le Regioni, da Milano a Napoli, da Torino a Bologna, da Palermo a Cagliari, con il coinvolgimento di decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini e le dolorose testimonianze di chi è stato personalmente colpito e ha paura per l’incolumità della propria famiglia.
Saranno presenti insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello nazionale. Per Coldiretti Emilia Romagna il presidio di terrà presso la Terza Torre della Regione, sotto all’Assessorato all’Agricoltura. Sarà presente il Presidente regionale Nicola Bertinelli assieme ai presidenti provinciali di Coldiretti e ai rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello regionale. Per l’occasione sarà diffuso l’esclusivo Dossier Coldiretti su “Covid e l’assedio dei cinghiali in Italia”, sui rischi per la sicurezza, l’ambiente e la salute e le proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la tranquillità dei cittadini.